L'AVANA, 26 DIC – Stanco della loro indolenza e, spesso, degli scadenti servizi prestati, il presidente cubano Raul Castro ha deciso di trasformare un altro gran numero di dipendenti statali cubani, in lavoratori autonomi con partite Iva. Il quotidiano 'Granma' ha infatti annunciato oggi che, a partire dal prossimo 1 gennaio, gli statali che lavorano nelle imprese dei Servizi Personali, Tecnici e della Casa di sei delle 15 province dell'isola, compresa quella de L'Avana, ''in modo graduale'' potranno ''integrarsi al sistema di gestione economica, che prevede l'affitto di locali come lavoratori privati''. In pratica, approfondendo una prima misura in tal senso che risale all'aprile del 2010 e che riguardava solo barbieri e parrucchieri, ora, anche ''falegnami, tappezzieri, fotografi, calzolai'' e altri lavoratori di questo tipo, tutti elencati dal giornale, potranno appunto affittare i locali dello Stato dove stanno lavorando e ''stabilire da soli orari (di lavoro) e prezzi (dei servizi)''.
Ovviamente, come gia' fanno gli oltre 350.000 autonomi di tante altre attivita' (da pizzerie a cooperative agricole), dovranno pagare anch'essi un'imposta sul reddito, tenendo inoltre presente che gli affitti ''possono essere aumentati'' dal governo. Con questa misura – assicura 'Granma' senza precisare il numero degli statali coinvolti ma avvertendo che finira' per essere estesa anche alle altre province del Paese – ''si continua ad avanzare nell'adempimento'' del piano di liberalizzazione del sistema economico ''introducendo forme non statali'' nelle aree del commercio e dei servizi.