CUBA, L’AVANA – Il tentativo di performance di Tania Bruguera il 30 dicembre in piena Plaza de la Revolucion, al centro dell’Avana, continua a scuotere la capitale cubana. Secondo i media vicini alla dissidenza, l’artista è stata fermata e poi rilasciata per la terza volta in tre giorni dalla polizia, mentre le autorità ufficiali continuano a difendere la decisione di proibire l’iniziativa.
Su twitter la blogger dissidente Yoani Sanchez aveva scritto che l’artista si trovava ancora “in luogo sconosciuto” dopo essere stata arrestata giovedi sera dai servizi di sicurezza. La stessa Sanchez è agli arresti domiciliari da martedi, quando aveva annunciato la sua intenzione di partecipare al “microfono aperto” che Bruguera voleva installare nel luogo più emblematico del potere castrista.
Poi blog della dissidenza hanno riferito che Tania è stata liberata. Bruguera – 46 anni, nota creatrice di performance artistiche, con opere esposte alla Biennale di Venezia, la Tate Modern di Londra e il Museo di Arte Contemporanea di Chicago – è stata fermata insieme a circa 18 oppositori.
E’ successo davanti al carcere Vivac, nella periferia dell’Avana, dove i manifestanti chiedevano la liberazione dei dissidenti arrestati martedi per aver partecipato alla sua iniziativa lanciata con l’hashtag #YoTambienExijo (Anch’io esigo). Yoani Sanchez ha precisato che, secondo informazioni dell’associazione per i diritti umani di Elizardo Sanchez, 13 di loro sono ancora detenuti.
Bruguera attende si sapere se verrà processata o se le verrà comminata una multa. Nel frattempo, il Consiglio Nazionale per le Arti Plastiche cubane (Cnap) ha definito “inaccettabile la realizzazione di questa presunta performance”, sopratutto “tenendo conto dell’ampia copertura mediatica e la manipolazione da parte dei media che diffondono la controrivoluzione”.
Il Cnap sostiene di aver offerto a Bruguera di svolgere la sua performance in uno spazio museale, per un massimo di un’ora e mezza e soprattutto “riservandosi il diritto di vietare l’ingresso a quegli individui il cui unico interesse è la provocazione”. Il direttore del Cnap, Ruben del Valle Lantaron, ha detto che “Tania è arrivata all’Avana con molti condizionamenti esterni, non era in condizioni di negoziare”, e per questo “è andata avanti con un progetto che poteva perfino diventare autodistruttivo.”
Oltre alla notizia della proibizione della performance, i media ufficiali cubani – gli unici accessibili sull’isola, dove ogni manifestazione di opposizione è denunciata come un’aggressione dell’imperialismo americano – non hanno diffuso nessuna informazione sulla situazione di Tania Bruguera e le altre persone arrestate insieme a lei.