Cuba. Per giornalista dissidente niente carcere e condanna, solo un’ammenda

Dania Garcia

Trecento pesos, circa 13 dollari, cifra equivalente a quasi un salario all’Avana: è l’ammenda che la blogger e collaboratrice di siti oppositori Dania Garcia dovrà pagare allo Stato cubano, che oggi ha reso noto di aver commutato in tale multa una condanna, inflitta lo scorso aprile, a 20 mesi di carcere per una vicenda vincolata ad una disputa familiare.

Il caso della Garcia, 41 anni, aveva acquisito notorietà tra l’altro anche per la denuncia della Società interamericana della stampa (Sip), con sede a Miami, e altri organismi, che avevano definito “illegale” il suo arresto. La giornalista dissidente era stata rilasciata qualche giorno fa, dopo essere stata condannata per “abuso di autorità materna” perché la donna – aveva precisato la magistratura – aveva colpito la figlia ventenne durante una lite.

Dopo la decisione di oggi da parte di un tribunale dell’ Avana, alla quale si era presentata in appello, la Garcia ha ottenuto la cancellazione della condanna, a condizione del pagamento dell’ammenda: oggi è quindi potuta uscire dalla prigione di massima sicurezza per donne dell’Avana dove era stata incarcerata lo scorso 23 aprile.

Gestione cookie