Cuba chiede agli Usa la revoca incondizionata dell’embargo

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 20:21 OLTRE 6 MESI FA

Bruno Rodriguez

Il governo cubano ha ribadito mercoledì 15 settembre la sua richiesta agli Stati Uniti di eliminare senza condizioni l’embargo commerciale dopo che Washington ha detto ieri che l’arresto dell’operatore americano Alan Gross è un ”ostacolo” al miglioramento dei rapporti con Cuba. Il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez ha detto che l’embargo che gli Stati Uniti mantengono nei confronti di Cuba è un ”atto unilaterale” e ”dovrebbe essere tolto in modo unilaterale, incondizionato e immediatamente”.

Rodriguez rispondeva in conferenza stampa alla domanda sulle dichiarazioni del sottosegretario di Stato per l’America Latina Arturo Valenzuela, il quale ha detto che ”l’arresto di Gross è un ostacolo per andare avanti in alcune misure che si prenderebbero nei confronti di Cuba”. Gross è stato arrestato in dicembre a L’Avana con l’accusa di spionaggio per aver distribuito telefoni satellitari a dissidenti.

Washington respinge l’accusa di spionaggio e sostiene che Gross stava aiutando gruppi ebrei nell’isola a collegarsi a Internet. Con l’amministrazione Obama, secondo Rodriguez, gli Stati Uniti hanno ”inasprito” l’embargo. ”Nei confronti dell’isola Obama è rimasto al di sotto delle aspettative che si erano create nell’opinione pubblica internazionale”, ha aggiunto. Il ministro ha detto che l’embargo che gli Stati Uniti mantengono nei confronti dell’isola dal 1962 e che è costato a Cuba da allora, secondo L’Avana, 751.363 milioni di dollari, è ”un pezzo da museo della Guerra Fredda” poiché ”adesso si giustifica ancora di meno”.