ROMA – Con ampia maggioranza, l’87%, i cubani hanno ratificato la nuova Costituzione che conferma il ruolo unico del socialismo e del sistema politico e sociale rivoluzionario anche se saranno apportate alcune modifiche per quanto riguarda leggi finanziarie, elettorali e sulla criminalità.
Il margine di vittoria è comunque relativamente basso per un paese in cui i partiti e le campagne di opposizione sono illegali mentre le proposte ufficiali ricevono regolarmente un’approvazione superiore al 90%.
La Commissione elettorale nazionale di Cuba ha affermato che 6.816.169 persone hanno votato a favore della nuova costituzione. Circa 300.000 voti sono stati considerati non validi perché le schede erano nulle o in bianco, mentre 706.400 persone hanno votato contro.
Nelle ultime settimane, il governo di Diaz-Canel ha intrapreso una vasta campagna a favore del “sì” e bollato come controrivoluzionari e nemici dello stato chi era contro la nuova costituzione.
A parte alcuni siti Web indipendenti, tutti i media cubani sono gestiti dallo Stato e le radio erano piene di messaggi che invitavano gli elettori a votare “sì” al fine di garantire la continuità sull’isola.
La nuova costituzione pur mantendendo come principio essenziale la proprietà socialista di tutto il popolo sui mezzi fondamentali, riconosce le imprese private e le cooperative, viene reintrodotta la carica di primo ministro e introduce la presunzione di innocenza e habeas corpus nel sistema giudiziario.
“La nuova costituzione elimina gli errori del passato e ci porta verso il futuro”, il commento di Miguel Alvarez, un tecnico di 57 anni del servizio idrico dell’Avana.
Fonte: Daily Mail