WASHINGTON – Lo Stato Islamico colpisce anche il web. Dei sedicenti affiliati al califfato di Abu Bakr al Baghdadi sono riusciti ad entrare nel profilo twitter del quotidiano americano Albuquerque Journal, postando un messaggio che diceva: “Siamo già qui, nei vostri Pc e nelle vostre case”.
Gli hacker islamici, che si definiscono “Cyber Caliphate”, hanno colpito anche il portale dell‘emittente televisiva del Maryland WBOC. E hanno pubblicato un elenco che farebbe pensare che abbiano rubato dati privati. Proprio sul loro profilo Facebook, chiuso dalle autorità, hanno minacciato: “Abbiamo tutti i vostri dati personali, sappiamo dove vivete, cosa mangiate e quali malattie avete”. Gli hacker hanno lasciato capire di aver violato anche gli archivi dell’Fbi.
Se da un lato l’Isis e in generale il terrorismo islamico conosce bene internet e tutte le sue potenzialità, che usa per allettare e “arruolare” cani sciolti in giro per il mondo, è anche vero che non si sa fino a che punto siano in grado di penetrare nei sistemi informatici occidentali, e quanto ci sia di vero nelle loro minacce.