Dalai Lama: fermato per alcune ore rappresentante in Nepal

KATHMANDU – Le autorita' nepalesi hanno fermato per varie ore il nuovo rappresentante del Dalai Lama in Nepal costringendolo, come condizione del rilascio, a firmare una sorta di ''codice di comportamento'' delle sue future attivita'. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa indiana Ians.

Tinley Lama, 55 anni, e' cittadino nepalese ed e' stato di recente nominato coordinatore volontario del nuovo Ufficio di assistenza ai rifugiati tibetani a Kathmandu, che prima era parte dell'Ufficio del Dalai Lama in Nepal.

Dopo una conferenza stampa nella capitale nepalese in cui ha chiesto che nella nuova Costituzione in via di approvazione nel paese si dia protezione ai diritti dei 20.000 profughi tibetani, Lama e' stato condotto dagli agenti in un commissariato, interrogato e poi indotto a firmare un documento in cui in sostanza si impegna a comunicare in anticipo le sue iniziative e a registrare la sua organizzazione come una ong in Nepal.

L'iniziativa e' stata stigmatizzata dai movimenti di difesa dei diritti umani e considerata come un segnale di pressioni provenienti dalla Cina nei confronti delle autorita' nepalesi. Secondo Sophie Richardson, direttore degli Affari giuridici di Human Rights Watch=Asia, ''questo gesto di arrestare un rappresentante del governo tibetano in esilio porta le autorita' nepalesi ad un livello molto pericoloso per cui e' necessario che la comunita' internazionale eserciti una attenta vigilanza''.

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