WASHINGTON – Stati Uniti in delicato equilibrio tra difesa della privacy e lotta al terrorismo: nell’obiettivo di mantenere proprio questo equilibrio il presidente Barack Obama si sarebbe mosso in quello che ora viene definito Datagate, cioè mobilitando la National Security Agency (Nsa) per avere i tabulati telefonici e i dati personali su internet di milioni di americani. Ma per capire meglio come è andata e in futuro rispettare l’obiettivo Obama ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta, un organismo formato da “cittadini indipendenti la cui fama libertaria è comprovata”, ha detto il presidente in un intervista alla Pbs.
Obama ha anche tentato di rassicurare gli americani e non solo sul programma di sorveglianza Prism, svelato dall’ex consulente tecnico della Nsa Edward Snowden. “E’ un programma rigorosamente controllato dal potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Il Congresso sovraintende e le corti federali sorvegliano”.
Il commander in chief ha però ammesso: “Dobbiamo trovare il modo per dare assicurazioni al pubblico che ci sono controlli e bilanciamenti” sull’operato dei servizi segreti e “che le loro telefonate non vengono ascoltate, che i loro sms non vengono controllati, che le loro e-mail non vengono lette da qualche grande fratello da qualche parte”, ha detto Obama nell’intervista all’emittente. Allo stesso tempo ha preso le distanze da chi lo accusa di aver rinnovato l’approcccio “spionistico” di George W. Bush e del suo vice Dick Cheney: “La mia prima preoccupazione è sempre stata quella di raccogliere informazioni per prevenire il terrorismo, ma anche che su questo ci deve essere un sistema funzionante con tutte le garanzie necessarie per il diritto alla privacy di tutti”, ha sottolineato.
“Se sei americano, la NSA non ascolta le conversazioni telefoniche e non traccia i tuoi messaggi privati, a meno che non ci sia un mandato giudiziario che autorizza a farlo. Questa è la regola attuale”, ha spiegato il presidente americano, ribadendo che “le persone hanno bisogno di capire meglio questi programmi e che con essi sono stati sventati complotti non solo qui negli Stati Uniti, ma anche altrove”.
Obama ha annunciato l’intenzione di voler declassificare alcuni dei dati raccolti e ha annunciato di voler incontrare alcuni cittadini “indipendenti” che possano formare una commissione per la difesa della privacy. “Ritengo che il mio lavoro sia di proteggere il popolo americano, e anche di proteggere lo stile di vita americano, che comprende la nostra privacy”.