Dimissioni del Papa. Fine del mondo, Nostradamus, Malachia, Lourdes e Satana

ROMA – Altro che Maya, 21 dicembre e asteroidi. Le dimissioni di Papa Benedetto XVI hanno scatenato la fantasia delle vaste schiere di apocalittici, complottisti, fan dell’esoterismo, Malachia, Nostradamus e numerologia. L’evento è storico. Soprattutto per chi lo vuole sfruttare con instant book del tipo “Ufo e Vaticano”. “Fine del mondo e Satana”. Ma quali sono queste teorie? Ecco le più popolari in ordine sparso:

Teoria della fine del mondo secondo Malachia. Prima di tutto. Chi è Malchia? Un misterioso santo, Malachia di Armagh, vissuto nel XII secolo e che ci avrebbe lasciato una lista di 111 (o 112, a seconda delle versioni) brevi frasi in latino indicanti altrettanti pontefici, da alcuni appassionati di studi esoterici ritenute una premonizione della fine del mondo. Naturalmente tra queste frasi sarebbero anche descritte le dimissioni di Papa Benedetto XVI e la fine del mondo. Per la precisione Papa Benedetto XVI sarebbe il penultimo prima di tal “Petrus Romanus”. Alla conclusione del mandato di “Petrus Romanus” la morte, la disgrazia e la fine del mondo.

Satana e le somme più o meno convincenti. Questa è più semplice. Che giorno si dimetterà Papa Benedetto XVI? il 28 febbraio 2013. Provate a sommare 2+8+2 (febbraio)+2+1+3=18. Quindi? Molti fantasiosi apocalittici (arguti) affermano che 18 altro non sarebbe che 6+6+6. Quindi 666. Quindi Satana. E quindi? La bestia dell’Apocalisse. E quindi? La fine dei tempi.

Lourdes, le visioni e le ricorrenze. Proprio l’11 febbraio del 1858 la giovane contadina Bernadette Soubirous riferì di aver assistito alla prima delle diciotto apparizioni della Madonna. 11 febbraio che Giovanni Paolo II trasformò in giornata mondiale del malato.

Ultimo, in ordine sparso, Nostradamus. Secondo Renucio Boscolo, esperto studioso delle profezie di Nostradamus nella quartima numero  57 della II Centuria di Nostradamus “si parla del crollo di un muro, che non e’ da interpretarsi come la caduta del Muro di Berlino ma e’ da mettere in relazione con la crisi economica, dove il muro e’ il ‘Wall’ di Wall Street, in concomitanza con un evento che provocherà scompiglio”. E quindi?

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