NEW YORK – Donald Trump, miliardario americano e aspirante presidente degli Usa, senza riguardi contro gli islamici: si è detto d’accordo che ci vuole un database di tutti gli islamici che vivono in America e ha aggiunto che ci vogliono “tanti altri sistemi, oltre al database”. Eccoli:
1 Registrazione nei luoghi di residenza.
2 Carte di identità con la religione indicata.
3 Perquisizioni sena mandato.
4 Controllo attento di tutte le moschee e anche chiuderle se non mc’è altra scelta.
5 Rafforzamento delle frontiere con la costruzione di un muro (la frontiera col Canada è lunga quanto tutta l’America, dall’Atlantico al Pacifico, sono migliaia di chilometri, come faranno?).
“Saranno fatte cose che mai abbiamo pensato sarebbero accadute in questo Paese in termini di informazioni e conoscenza del nemico. Finiremo per fare cose che erano francamente impensabili un anno fa”,
ha detto Donald Trump.
Di fronte alle proteste anche dai suoi concorrenti alla candidatura a Presidente Usa per il Partito Repubblicano ha fatto parziale marcia indietro, ma intanto ha guadagnato punti nei sondaggi ed è saldamente in testa per il quarto mese consecutivo fra i candidati repubblicani alla Casa Bianca con il 32% delle preferenze, secondo l’ultimo sondaggio condotto da Washington Post-Abc.
I rivali si collocano: Ben Carson al 22%, Marco Rubio sale all’11%, Ted Cruz 8%, Jeb Bush 6%.
L’ultima sparata di Donald Trump, che segue quella sulla chiusura delle moschee in diretta alla Fox tv, è stata registrata da un giornalista di Yahoo e dalla rete tv Nbc visibile on line su MSNBC.com. Chiede il cronista della Nbc, al termine di un evento elettorale a Newton, Iowa, giovedì 19 novembre 2015, se Donald Trump ritiene che ci voglia un datase che “tracci i movimenti” dei “muslims” negli Usa, al che Donld Trump risponde:
“Ci dovrebbero essere molti sistemi, oltre al database. Ci vuole una frontiera, che va rafforzata, ci vuole un muro e dobbiamo impedire che quel che succede nel mondo accada anche in questo Paese”.
Insiste il reporter sul database, Donald Trump replica:
“Certamente lo applicherei”.
E ancora:
“Dobbiamo fermare la gente che entra negli Usa illegalmente”.
Domanda: ma come fa a registrare tutta quella gente. Risposta un po’ evasiva:
“È solo un fatto di buone procedure di gestione, good management procedures, e possiamo farlo. La fegistrazione si deve fare nelle varie località. Ma è solo un fatto di buona gestione”.
La registrazione deve essere obbligatoria?
“Deve esserlo”, è stata la risposta.
Sul sito di Yahoo l’intervista non si trova o almeno non l’ha rovata il vostro cronista o forse semplicemente ci hanno scritto sopra un’altra cosa . Ne resta traccia nella trasmissione di Rachel Madow sulla Msnbc. Il reporter di Yahoo ha chiesto a Donald Trump se la sua idea di maggiore sorveglianza degli islamici in Usa possa includere perquisizioni senza mandato e Donald Trump ha risposto di ritenere necessarie una serie di misure drastiche.
Il reporter chiede se tra le misure di controllo Donald Trump includa la registrazione dei musulmani in un database o speciali documenti di identità dove sia annotata la loro religione, al che Donald Trump ha detto di non escluderlo.
Altri dettagli sul sito The Hill.com. La guerra al terrore richiederà, dice Donald Trump, misure di sorveglianza senza precedenti dei Musulmai Americani.
“Dovremo fare cose che non abbiamo mai fatto prima”
ha detto Donald Trump, dimenticando i giapponesi, i tedeschi e gli italiani in campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
“Ci saranno persone che saranno sconvolte da tutto ciò ma credo che ora tutti sentono che la sicurezza deve regnare”.
Di fronte al polverone sollevato anche nel suo stesso campo repubblicano, Donal Trump ha compiuto una rapida marcia indietro.
Venerdì mattina è apparsa sul suo account Twitter una nota che afferma:
“Non ho suggerito un database, lo ha fatto un cronista. Dobbiamo sconfiggere il terrorismo islamico & avere sorveglianza, inclusa una lista di osservazione, per proteggere l’Americsa”.
Se non è zuppa è pan bagnato.