E' incinta, la rapisce, le spara e le dà fuoco: si salvano mamma e bimbo

NEW YORK – Una donna incinta di nove mesi è miracolosamente scampata alla morte dopo essere stata prima sequestrata, poi data alle fiamme e infine colpita da colpi di pistola alla schiena.

Secondo la ricostruzione della polizia di Detroit, in Michigan, la donna, di 22 anni, aveva accompagnato il suo ex fidanzato a casa della sua nuova compagna dopo una serata al drive in. Una volta parcheggiata l'auto nel garage, mentre stavano uscendo, la porta dell'autorimessa si è chiusa all'improvviso e qualcuno ha afferrato la donna per la gola e le ha puntato una pistola alla testa. La giovane ha raccontato che lo sconosciuto le ha detto di sdraiarsi in terra e poi le ha coperto la bocca e bloccato mani e piedi con nostro isolante. Dopo averle coperto anche gli occhi, l'ha spinta in una macchina e l'ha portata in un luogo che poi la polizia le ha detto essere a Detroit. Il rapitore le ha quindi detto che tutto era la punizione per la sua gravidanza.

A quel punto lei ha sentito del liquido scorrerle addosso, un fiammifero accendersi e subito dopo si è trovata in fiamme. Nonostante tutto la donna è riuscita a uscire dall'auto e a rotolarsi a terra per spegnere il fuoco. Quando sembrava essersi messa in salvo, l'uomo le ha sparato due colpi, di cui uno l'ha raggiunta alla schiena.

Il calvario è finito solo dopo che la donna si è finta morta, perché l'omicida, credendo di averla ormai uccisa, si è allontanato. La donna si è quindi liberata e ha guidato fino a casa della madre, che l'ha portata in ospedale.

A salvare la giovane donna, e anche il bimbo che porta in grembo, pare sia stato il peso eccessivo del suo corpo. I suoi circa 113 kg hanno impedito che il proiettile potesse causare danni letali.

Al momento gli agenti hanno in custodia il suo ex fidanzato, perché non ha chiamato la polizia quando la donna è stata rapita. Uno dei moventi, secondo gli inquirenti, potrebbe essere che l'uomo non volesse un altro bambino.

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