“Ecco sua figlia”, 10mila euro… la truffa degli adottati Kirghisi: 30 casi

Bambine chirghise

BISHKEK (KIRGHIZISTAN) – Queste sono le bambine che vi sono state assegnate, sono nate a Bishkek in Kirghizistan, sorelle di 4 e 5 anni, ancora qualche mese e saranno ufficialmente figlie vostre. Fanno 10 mila euro a bimba. Poi però il tempo passa, la macchina burocratica si mette in moto e settimana dopo settimana ti accorgi che quell’intermediario è sparito e che come te ci sono altre 30 coppie italiane vittime della stessa beffa.

Trenta cuori di mamma infranti per quelle bimbe che in realtà non erano nemmeno adottabili. Tutto falso, una truffa internazionale che Gabriella Falena e suo marito Fabrizio hanno raccontato al quotidiano La Stampa.

L’odissea è cominciata in estate, quando i due dopo tre anni di attesa, ricevono la notizia dall’ente intermediario che si occupa di adozioni internazionali. All’Airone, ente ufficialmente accreditato, mostrano una foto agli aspiranti genitori e confermano il lieto annuncio: le loro bimbe erano finalmente “state assegnate”. Alla notizia sono saltati sul primo volo per il Kirghizistan, per fare conoscenza con le due sorelline. Ed è stato subito amore.

Per prepararsi a quell’inganno, ogni due mercoledì del mese, Maurizio e Gabriella facevano colloqui con gli assistenti sociali. Poi esami obbligatori, propedeutici all’adozione: elettrocardiogramma, analisi del sangue, malattie infettive, controllo su assunzione di alcol, droghe, test psicologici e attitudinali, visite psichiatriche.

Arrivati in Kirghizistan conoscono Alexander Anghelidi, il mediatore culturale che sull’unghia gli chiede 1500 euro in contanti. “Nonostante il regolamento prevedesse solo pagamenti tracciabili”, spiegano. Ma presi dall’emozione acconsentono.

Poi sono andati dal notaio, hanno firmato un secondo atto di nascita delle bambine. L’intermediario al loro fianco non ha nemmeno tradotto il documento scritto in cirillico. Tutto in cinque minuti. Poi il nulla.Sanno di dover aspettare ancora un mese prima che tutto diventi ufficiale ma da ottobre, quando hanno firmato, a dicembre nulla è accaduto. Se non che quell’uomo è sparito con i soldi e che nella loro stessa condizione si sono ritrovate altre 29 coppie insieme ai quali hanno deciso di denunciare l’ente intermediario.

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