Edwin Chota, attivista indigeno attivo contro deforestazione Amazzonia ucciso in Perù

Edwin Chota, attivista indigeno attivo contro deforestazione Amazzonia ucciso in Perù
Edwin Chota (foto Ap)

LIMA – Edwin Chota e altre tre leader della tribù indigena Ashéninka sono stati uccisi nei pressi del loro territorio nel Perù orientale.

Conosciuto per il loro lavoro contro la deforestazione illegale dell’Amazzonia, Edwin Chota era partito lo scorso agosto insieme a Jorge Ríos Pérez, Leoncio Quinticima Melendez e Francisco Pinedo, per un lungo viaggio attraverso la foresta che dalla comunità di Saweto al confine peruviano, lo avrebbe portato ad un incontro con altri leader indigeni in Brasile.

Secondo quanto riposta Survival, i cinque uomini sono stati uccisi con colpi di armi da fuoco lo scorso 1 settembre. Le vedove hanno viaggiato per tre giorni nella foresta e sono arrivate a Pucallpa, il capoluogo di regione, per chiedere alle autorità peruviane di intervenire immediatamente e assicurare gli assassini alla giustizia. Il Ministro della Cultura peruviano ha dichiarato che un team governativo si recherà sul posto per indagare ed ha promesso l’apertura di un’inchiesta.  Negli ultimi anni, Chota aveva ricevuto minacce di morte dai taglialegna. Secondo l’Organizzazione degli Indiani amazzonici, le autorità “non hanno fatto nulla” per proteggerlo.

Edwin Chota era una sorta di Chico Mendes del Perù, il sindacalista e ambientalista che in Brasile legò il proprio nome alla lotta al disboscamento. Chota, 54 anni, era infatti uno dei leader indigeni più impegnati nella difesa della foresta amazzonica dalla deforestazione illegale e dai narcos che usano le vie fluviali sul confine per portare la cocaina dal Perù in Brasile e poi verso l’Europa.

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