Egitto, da sabato apertura quotidiana valico con Gaza

IL CAIRO/GAZA – Le autorita' egiziane hanno deciso di riaprire quotidianamente il passaggio di Rafah che collega l'Egitto alla striscia di Gaza. Il passaggio rimarra' aperto tutti i giorni dalle 9 del mattino alle 5 del pomeriggio e rimarra' chiuso solo il venerdi' e nelle festivita' nazionali. La decisione, annunciata da giorni, rientra nello sforzo egiziano per una ricucitura delle divisioni fra fazioni palestinesi che ha portato alla firma dell'accordo fra Hamas e Fatah nelle scorse settimane. Emerge inoltre che le persone di eta' superiore ai 40 anni e inferiore a 18 potranno passare senza visto. Il responsabile della parte di Gaza del confine, un funzionario di Hamas, interpellato all'Ansa ha detto di aver avuto sentore anche lui di questa informazione, ma di aspettare ancora una comunicazione ufficiale da parte delle autorita' egiziane. Il valico di Rafah e' l'unico punto di passaggio fra la Striscia e l'Egitto, nonche' l'unica alternativa al perimetro di confine con Israele: bloccato da pesanti restrizioni fin dall'avvento al potere nell'enclave palestinese degli islamico-radicali di Hamas nel 2007 e dall'estromissione sanguinosa dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) del presidente moderato, Abu Mazen, e di Al-Fatah, il partito che fa capo a quest'ultimo. Negli ultimi anni anche questo transito e' stato sottoposto a limitazioni, alle quali si e' aggiunto il progetto di una barriera d'acciaio, in parte sotterranea, che avrebbe dovuto ostacolare il traffico di armi e di altre merci dal Sinai verso l'enclave attraverso i cosiddetti tunnel del contrabbando. Progetto che e' stato tuttavia apparentemente abbandonato – malgrado le inquietudini israeliane – dopo la caduta del regime di Hosni Mubarak seguita ai moti popolari dei mesi scorsi. L'intenzione di riaprire Rafah era stata preannunciata gia' da qualche tempo dall'attuale governo transitorio del Cairo e confermata dopo il recente accordo di 'riconciliazione' interpalestinese tra Hamas e Fatah mediato dallo stesso Egitto. Un accordo che e' stato accolto con toni allarmati sia da Israele, sia dal presidente degli Usa, Barack Obama.

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