Egitto. Graffiti contro il test della verginità: il no degli artisti

IL CAIRO – I graffiti, graffianti, colorati, drammatici e irreverenti, hanno raccontato sui muri del Cairo la rivoluzione egiziana dal suo inizio e continuano a farlo prendendo di mira, ora, soprattutto il potere militare.

A pochi giorni dal 9 marzo, attivisti e artisti hanno messo a punto una campagna di graffiti e di mobilitazione per ''rompere i tabu' sulla donna in Egitto'' e per ricordare i test sulla verginita' ai quali vennero sottoposte le manifestanti che il giorno prima, l'8 marzo, erano scese in piazza Tahrir per chiedere uguali diritti come quello di presentarsi alle elezioni.

Una delle donne sottoposte ai test da parte della polizia militare, Samira Ibrahim, ha presentato una denuncia e il processo e' in corso. In una pagina facebook il cui titolo in arabo e' l'equivalente di 'D come donna' sono raccolti graffiti in bianco e nero che ritraggono figure notissime per il pubblico egiziano come la cantante Umm Khalsoum con la citazione di una delle sue canzoni piu' famose ''ridammi la liberta' e slegami le mani'' oppure quello di un'altra star egiziana, Soad Hosni, che negli settanta cantava ''una ragazza e' come un ragazzo''.

C'e' anche un graffiti ispirato al film degli anni sessanta che racconta la storia di una povera contadina costretta a sposare il bullo del villaggio e che lo sfida riaprendo i rubinetti dell'acqua che il tiranno aveva fatto chiudere per assetare il paese.

Nawara, una delle responsabili della pagina Facebook, ha detto all'Ansa che artisti di strada e attivisti si sono riuniti per la prima volta il 16 febbraio e che quelli postati sono i primi graffiti della campagna per ''strappare i diritti della donna in una societa' completamente dominata dagli uomini''.

La lotta della donne egiziane per i loro diritti e' gia' stata disegnata e urlata sui muri della citta', subito dopo l'aggressione della giovane trascinata per terra seminuda dalle forze dell'ordine a dicembre e che e' ormai conosciuta come ''la ragazza dal reggiseno blu'.

El Teneen, nome di battaglia 'il drago', uno dei graffitari piu' famosi del Cairo, l'ha ricordata creando una superwoman in reggiseno azzurro e lungo mantello rosso che con i pugni chiusi che vola sopra la scritta ''si va avanti''.

E piccoli reggiseni azzurri, colorati con gli stencil, sono comparsi da oggi anche nel quartiere centrale di Zamalek, dove molti dei graffiti sono stati recentemente nascosti sotto una mano di vernice bianca. Sono spuntati anche sul grande carro armato disegnato sotto un cavalcavia. Prima aveva il cannone puntato su una bicicletta. Ora e' sparita anche lei sotto la vernice.

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