X

Egitto, notte di sangue tra musulmani e cristiani: 5 morti a Khusus

di Lorenzo Briotti |20 Dicembre 2022 10:07

ROMA – Ancora una notte di terrore a sfondo religioso e di sangue alle porte del Cairo. Quattro cristiani e un musulmano sono rimasti uccisi in nuovi scontri esplosi questa volta nella piccola città di Khusus, scatenati dopo che un gruppo di bambini cristiani aveva fatto delle scritte sul muro – forse una croce – di un istituto religioso islamico.

Altre fonti parlano invece di otto morti e di almeno una ventina di feriti nei tafferugli fra le due comunità, degenerati, secondo testimoni, per il tardivo intervento della polizia. E’ l’agenzia Mena, che cita fonti delle forze di sicurezza, a riportare dell’ennesima strage avvenuta nelle prime ore del pomeriggio di sabato 6 aprile. Subito dopo le scritte sarebbe scattata la reazione dei musulmani, con l’assalto a una chiesa, data in parte alle fiamme. Poi è stata presa di mira la casa di un musulmano, anch’essa incendiata.

Si tratta di fatti ”inaccettabili” e ”gravi” è  stato il primo commento a caldo di Saad al-Katatni, leader dei Fratelli Musulmani sul suo profilo Facebook. A meno di 24 ore dagli scontri, Khusus appare calma, anche se per le strade della cittadina e’ visibile una forte presenza delle forze dell’ordine, con almeno 15 macchine della polizia che sorvegliano l’area. Una quindicina le persone arrestate.

Intanto un tribunale egiziano ha respinto la richiesta, presentata da un avvocato musulmano, di bandire un popolare programma televisivo a sfondo satirico, che insulterebbe il presidente Mohamed Morsi e l’Islam. Mahmoud Abu el-Aineen, avvocato che lavora per la Confraternita, ha puntato il dito contro Bassem Youssef, considerato il ‘Jon Stewart’ locale, ovvero la star tv più  simile a un famoso ‘comedian’ americano che ogni sera da anni diverte gli Stati Uniti con i suoi pezzi dissacranti. La vicenda di Youssef aveva quasi scatenato una crisi diplomatica tra Washington e il Cairo, dopo che l’ambasciata americana in Egitto aveva ritwittato un monologo dello stesso Stewart dedicato al suo ‘collega’ egiziano.

Un pezzo comico apertamente critico nei confronti del governo. Dalla destituzione, nel febbraio 2011, del presidente Hosni Mubarak, in Egitto sono aumentate considerevolmente le violenze a sfondo religioso. La successiva vittoria dei Fratelli musulmani e del presidente Morsi ha invece alimentato le tensioni fra oppositori e regime, fra satira e potere, limitando fortemente le libertà’ politiche. Un’insicurezza politica che va di pari passo con l’incertezza economica, come scrive oggi Le Monde in un editoriale dal titolo ‘L’Egitto sull’orlo della crisi economica’. ”Tutti gli indicatori economici sono in rosso, il turismo e gli investimenti stranieri sono in caduta libera, manca il diesel e i black-out sono frequenti in città come in campagna – continua il quotidiano francese -. L’Egitto va verso il fallimento (…) e le competenze tecniche dei Fratelli Musulmani sembrano essere di poco aiuto”.

Scelti per te