Al settimo giorno di proteste il movimento del 6 aprile raccoglie i suoi e invoca lo sciopero generale, mentre il presidente Mubarak ha preso tutti in contropiede e ha chiesto contatti con l’opposizione. Secondo i Fratelli musulmani un comitato delle opposizioni con alla testa Mohammed el Baradei prenderà contatto con i vertici dell’esercito.
Il popolo in rivolta ha però lanciato un appello perché martedì la piazza si riempia di almeno un milione di persone. Mubarak intanto cerca di tenersi stretta la sua poltrona, ma per alcuni ha già perso. Ora prova a cercare il compromesso, anche se lo hanno scaricato sia gli Stati Uniti sia alcuni fedelissimi tra i vertici militari.
“La situazione attuale richiede una riorganizzazione delle priorità del Paese, in un modo che riconosca le legittime richieste del popolo”, ha detto Mubarak. Il dialogo con le opposizioni “porterà alla realizzazione del processo democratico”, ha aggiunto il presidente egiziano. Mubarak ha poi fatto appello ai membri del nuovo governo perché l’esecutivo “si schieri contro chiunque sia legato alla corruzione”, e sottolineato la necessità di “continuare con trasparenti, seri e concreti nuovi passi per maggiori riforme politiche, costituzionali e legislative”.
“I cittadini e i giovani sono scesi in strada dimostrando pacificamente per il loro diritto alla libertà di espressione”, ha detto Mubarak: “Ma le loro dimostrazioni sono state infiltrate da un gruppo di persone che usa la religione ma che non prende in considerazione i diritti costituzionali e i valori della cittadinanza”. Il presidente ha poi chiesto al nuovo governo di mantenere le sovvenzioni, di tenere sotto controllo l’inflazione e creare nuovi posti di lavoro.
Come potrebbe ripresentarsi alle prossime elezioni? Che sia lui o il figlio Gamal, poco gradito dai militari, la cosa sempra piuttosto improbabile. Un generale capo dei servizi segreti è diventato vicepresidente, carica che in trent’anni il Raìs aveva sempre escluso. Fatte queste premesse dunque l’ultimo faraone Mubarak ha comunque perso autorità, potere, come le ultime nomine hanno già dimostrato: quella del generale Omar Suleiman e del nuovo premier Ahmed Shafiq, molto vicino ai vertici dell’esercito.
L’APPELLO DI CATHERINE ASHTON Il capo della diplomazia europea Catherine Ashton ha chiesto a Mubarak di avviare immediatamente un dialogo con l’opposizione per permettere vere riforme e dare risposta alle istanze della gente.
LUXOR SACCHEGGIO SVENTATO Secondo la tv satellitare al Arabyia vandali hanno cercato di saccheggiare il tempio di Karnak a Luxor, ma sono stati fermati.