Egitto, scontri cristiani-musulmani: tre feriti

IL CAIRO, 26 GIU – Almeno tre persone sono rimaste ferite ieri in tafferugli tra cristiani e musulmani esplosi nel governatorato di Suhaq, nell'Alto Egitto, secondo quanto ha reso noto l'agenzia ufficiale Mena.

Gli scontri, a quanto sembra, sono stati innescati da voci stando alle quali una chiesa sarebbe stata costruita senza le necessarie autorizzazioni.

Nel corso dei tafferugli, avvenuti nel villaggio di Awlad Khalaf, un operaio che aveva partecipato ai lavori e il fratello avrebbero esploso alcuni colpi di arma da fuoco in aria, stando al racconto di alcuni testimoni.

Per ritorsione, sarebbero allora state date alle fiamme tre case appartenenti a membri della comunita' copta, tra cui quella dello stesso operaio.

Secondo la Mena, i servizi di sicurezza sono intervenuti riuscendo a riportare la calma. Alcune persone sono state arrestate.

I copti, i cristiani d'Egitto, rappresentano circa il 10 per cento di una popolazione di circa 80 milioni di abitanti.

Negli ultimi mesi si sono registrati diversi episodi sintomatici di un crescente stato di tensione con i musulmani, alimentato da presunti tentativi di conversione forzata al cristianesimo o dalla costruzione illegale di alcune chiese.

Lo scorso 7 maggio 15 persone erano rimaste uccise in un quartiere periferico del Cairo in violenti scontri esplosi tra musulmani e copti a causa di una cristiana che si era convertita all'Islam e che per questo, secondo la parte musulmana, era stata segregata in una chiesa.

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