Egitto vieta il velo alle studentesse

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Studentessa egiziana

L’Egitto vieta il velo alle studentesse e queste si ribellano e decidono di indossare le mascherine da medico, per aggirare il divieto.

Secondo il governo, il divieto è necessario per evitare che gli studenti sfruttino il velo per ‘travestirsi e presentarsi come altri candidati, ma è in contrasto con la crescente influenza della corrente islamica wahabita.

Il governo è da tempo in conflitto con il pensiero integralista musulmano e negli anni 90 ha represso gli islamisti che cercavano di creare uno stato religioso.

«Chiunque indossi il niqab durante gli esami sarà sospeso», ha detto il rettore della facoltà di Scienza.

Il 3 gennaio scorso, un tribunale del Cairo aveva approvato la decisione del governo di vietare alle studentesse di indossare il niqab, il velo che copre interamente il volto, durante gli esami all’università. Questo caso, insieme a quello dell’editto religioso che vieta il niqab nei dormitori scolastici femminili, è rimbalzato tra vari tribunali, dopo che 55 studentesse avevano fatto causa contro la decisione del Ministero dell’Istruzione superiore, adottata ad ottobre.

Il diritto di indossare il niqab nelle università è stato discusso a lungo dalla giustizia egiziana. Nel 2007 un tribunale aveva deciso che l’Università americana al Cairo, vista come un bastione dell’istruzione occidentale in Egitto, non poteva impedire alle studentesse di indossare il niqab dentro le sue strutture, in nome della libertà personale e di religione.

Trent’anni fa le ragazze entravano all’università del Cairo in minigonna e passeggiavano per le spiagge di Alessandria in bikini, in un’epoca in cui la società era più liberale e tollerante. Oggi la maggioranza dei musulmani sunniti e la minoranza cristiana d’Egitto hanno assistito alla crescente influenza dell’ideologia wahhabita di orgine saudita su una società conservatrice e islamizzata. Il risultato è stato un aumento del velo tra le donne.

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