Egitto. Ultimatum opposizione a Morsi: “Dimissioni entro 2/7 o disobbedienza civile”

Egitto. Violenti scontri a Il Cairo: 7 morti e oltre 600 feriti
Egitto. Violenti scontri a Il Cairo: 7 morti e oltre 600 feriti (Foto LaPresse)

IL CAIRO – “Dimissioni entro le 17 del 2 luglio o sarà disobbedienza civile”. L’opposizione scesa in piazza a Il Cairo contro il presidente Mohamed Morsi, leader dei Fratelli Musulmani, lancia il suo ultimatum. E intanto continuano gli scontri a Il Cairo tra i sostenitori e gli oppositori di Morsi e sono sempre più violenti.

Il bilancio dopo la notte tra 30 giugno e 1° luglio sale a 15 morti e oltre 600 feriti, secondo fonti mediche e della sicurezza. Secondo il ministero della Sanità egiziano, le vittime dell’assalto alla sede della Fratellanza al Cairo sono 8. Le altre si sono registrate ad Assiut, Kafr el Sheikh, Alessandria, Beni Suef e Fayum.

I ribelli Tamarod hanno scritto nel messaggio a Morsi: “Diamo a Mohamed Morsi fino alle 17 di martedì 2 luglio per lasciare il potere e permettere alle istituzioni statali di preparare le elezioni presidenziali anticipate. In caso di rifiuto, martedì alle 17 sarà l’inizio di una campagna di disobbedienza civile”.

 

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