EgyptAir, mistero: scatole nere non hanno registrato ultimi minuti di volo

EgyptAir, mistero: scatole nere non hanno registrato ultimi minuti di volo
EgyptAir, mistero: scatole nere non hanno registrato ultimi minuti di volo

PARIGI – Ancora un mistero sull’aereo della compagnia EgyptAir precipitato nel Mar Mediterraneo nella notte del 19 maggio scorso insieme alle 66 persone a bordo, tra cui 30 egiziani e 15 francesi. Le scatole nere non hanno registrato gli ultimi minuti di volo. Un caso mai accaduto prima.

Sono sparite sia le informazioni che avrebbero dovuto essere memorizzate sul Cockpit Voice Recorder (Cvr, le registrazioni audio in cabina di pilotaggio), sia quelle sul Digital Flight Data Recorder (Dfdr, le registrazioni dei dati di volo).

I due registratori, spiega Anais Ginori su Repubblica, erano stati danneggiati nell’impatto e per questo motivo le autorità egiziane li avevano mandati ai laboratori parigini del Bea (Bureau d’Enquetes et Analyses) affinché li leggessero. Ma nemmeno gli esperti francesi sono riusciti a sentire qualcosa: le due scatole nere si spengono improvvisamente alcuni minuti prima che l’Airbus 320 crolli in mare, e senza che i piloti riescano a mandare il mayday.

Spiega Ginori:

Per ricostruire quello che è accaduto quella notte, gli investigatori disponevano già dei messaggi Acars (Aircraft Communication Addressing and Reporting System) mandati automaticamente dal velivolo alla compagnia aerea e che dalle 2.26 del mattino segnalano una serie di anomalie a bordo, tra cui un principio di incendio nel comparto avionico, dove sono i piloti. Le autorità egiziane e francesi hanno dispiegato navi e robot sottomarini per le ricerche durate settimane nel Mediterraneo in modo da ritrovare le scatole nere, che di solito permettono una ricostruzione abbastanza precisa grazie all’incrocio tra dati di volo e l’audio dei piloti.

In una delle scatole nere, il Cockpit Voice Recorder, c’è un brano di conversazione che lascerebbe presupporre che uno dei piloti si sia accorto dell’incendio. Poi il silenzio. Il Cvr e il Dfdr non permettono di spiegare nulla di quanto accaduto subito dopo. Non è praticamente mai accaduto negli incidenti aerei di avere un “bianco”  nelle scatole nere che resistono a qualsiasi urto. L’ipotesi è che un incendio nel comparto avionico – di cui l’origine è ancora ignota – abbia danneggiato i circuiti di alimentazione dei registratori.

“È una pessima notizia, rischiamo di non sapere mai la verità” commenta una fonte investigativa. Le indagini sono affidate alle autorità egiziane che stanno prendendo tempo prima di comunicazioni ufficiali. Finora non è stata esclusa alcuna ipotesi, un incendio doloso o provocato da un cortocircuito. Il silenzio finale delle scatole nere rischia di complicare anche il lavoro di Airbus che dovrebbe, nel caso di un guasto tecnico, prendere misure per prevenire nuovi incidenti.

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