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Eliot Spitzer: il suo scandalo a luci rosse diventa un film

di admin |24 Aprile 2010 11:25

Dopo aver dominato le cronache dei giornali e, più recentemente, sugli scaffali delle librerie, la storia dell’ex-governatore dello stato di New York, Eliot Spitzer, finisce addirittura sul grande schermo.

Al Tribeca film festival, in corso nella Grande Mela fino al prossimo 2 maggio, domani (24 aprile) verrà presentato al pubblico “Untitled Eliot Spitzer Film”, il documentario del regista Alex Gibney che racconta ascesa e caduta dell’ex governatore, travolto nel 2008 da uno scandalo a luci rosse che lo costrinse a chiedere le dimissioni.

Alla prima del docufilm dovrebbe partecipare anche il protagonista, impegnato negli ultimi mesi in un tour “di riabilitazione” fisico e mediatico, cominciato in autunno con un intervento ad Harvard sul tema – quanto mai spinoso – dell’etica nella vita pubblica.

Il documentario ripercorre le frequentazioni a luci rosse dell’ex-governatore, cominciate all’inizio del 2006, con le ragazze del service di escort “Emperors Club”. Per cui Spitzer sarebbe stato una gallina dalle uova d’oro: il politico americano, infatti, avrebbe a speso in due anni – secondo Fortune – almeno 100mila dollari dei contribuenti in oltre venti appuntamenti con accompagnatrici in diverse città del Paese, da New York a Wasington, da Dallas a Palm Beach.

«Era troppo paranoico – ricorda nell’anteprima del film, diffusa dal sito di Fortune, Cecil Suwal, ex CEO dell’Emperors Club – aveva paura per la propria carriera politica, ma non riusciva a controllarsi».

Spitzer, però, non è il solo a volersi risollevare dallo scandalo. Ashley Dupre, la escort preferita dell’ex governatore, ha dovuto abbandonare la propria carriera e si sta ora “reinventando” un po’ come musicista, un po’ come scrittrice. Nell’attesa di capire quale sarà il suo futuro, compare coperta da un lenzuolo di seta sulla copertina dell’ultimo Playboy, tanto per cominciare a “voltare pagina”.

«Molti dicono che sono la ragazza che ha rovinato il governatore di New York, ma in realtà è stato lui a rovinare me» puntualizza la Dupre nel servizio apparso sulla rivista patinata, in cui giura di non essere più una squillo. Nonostante ciò, la giovane non porta alcun rancore nei confronti dell’ex amante. Anzi, arriva addirittura a sostenerne una possibile ricandidatura alla poltrona di governatore, al grido di «Diamogli un’altra possibilità».

L’eventualità di un suo rientro in politica, del resto, è stata prima ipotizzata dal New York Post, e poi ammessa come possibilità dallo stesso Spitzer in un’intervista apparsa la scorsa settimana su Fortune.

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