Emirati Arabi, ricercatore britannico condannato all’ergastolo per “spionaggio”

Emirati Arabi, ricercatore britannico condannato all'ergastolo per "spionaggio"
Emirati Arabi, ricercatore britannico condannato all’ergastolo per “spionaggio” (Foto Facebook)

LONDRA – Un giovane britannico di 31 anni, Matthew Hedges, ricercatori di studi sul Medio Oriente alla Durham University è stato condannato all’ergastolo per spionaggio negli Emirati Arabi Uniti. Hedges era stato arrestato a maggio a Dubai, dove era arrivato per “un viaggio di studio”.

Il caso ha suscitato proteste nel Regno Unito e il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, ha commentato la condanna come “contraria alle assicurazioni ricevute” di recente dagli Emirati. “Non è ciò che ci aspettiamo da un Paese amico e alleato”, ha detto. 

Secondo i media locali, la condanna all’ergastolo significa 25 anni di detenzione effettiva, ma Matthew Hedges ha comunque la possibilità di fare appello contro la sentenza entro 30 giorni. Un portavoce della sua famiglia, Nikita Bernardi, ha denunciato che il processo è stato condotto integralmente in arabo – lingua che Hedges non parla, malgrado abbia svolto attività di consulenza in passato per una società basata a Dubai che si occupa di comunicazione politica e questioni di sicurezza – e che l’imputato è stato interrogato senza assistenza consolare prima di firmare documenti che non capiva, rivelatisi alla fine alla stregua di una confessione.

“Sono sotto shock”, ha commentato sua moglie, Daniela Tejada, dicendosi allarmata per le possibili intenzioni suicide del marito e bollando le accuse come “false e non provate”. “L’innocenza di Matthew è fuori discussione”, le ha fatto eco un portavoce della Durham University, mentre anche Amnesty International ha protestato.

Interpellata al riguardo nell’odierno question times, la premier Theresa May s’è infine dichiarata “profondamente delusa” dalla condanna, assicurando che Hunt e il Foreign Office stanno seguendo il caso passo passo e che il governo britannico intende continuare a “fare pressioni” sulle autorità emiratine per ottenere la scarcerazione e il rimpatrio di Hedges. 

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