Bimbi col cranio nano, allarme in Brasile: Non fate figli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Gennaio 2016 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA
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Epidemia microcefalia, allarme in Brasile: Non fate bambini

RIO DE JANEIRO – Oltre 3mila casi di bimbi nati con microcefalia sono stati registrati nel 2015 in Brasile. Un numero che è 10 volte superiore a quello registrato nel 2014 e che ha fatto scattare l’allarme epidemia da parte delle autorità sanitarie brasiliane. “Non fate più bambini”, dicono le autorità. Un invito a posticipare le gravidanze, dato che a causare la nascita dei bimbi con un volume del cranio ridotto e gravi disturbi cognitivi sarebbe la diffusione del virus Zika nel paese, trasmesso dalla puntura delle zanzare.

Filippo Fiorini su La Stampa scrive che le cause di questa epidemia non sono ancora certe e non si sa come arginarla. Nel mirino delle autorità sanitarie ci sarebbe comunque la puntura delle donne incinte da parte delle zanzare portatrici del virusZika:

“Cugina della Zanzara Tigre (Aedes albopictus) che abbiamo imparato a conoscere anche in Italia (e che non si esclude possa portare la stessa malattia), la «Aedes Aegypti» trasmette la febbre gialla, la chikungunya e la dengue, tutte febbri malariche simili alla zika. Questo virus, isolato per la prima volta in Uganda nel 1947, causa generalmente disturbi minori simili a una forte influenza. Raramente è letale, ma, a quanto pare, potrebbe provocare la microcefalia del feto quando a contrarlo è la madre incinta.

Così, migliaia di bambini altrimenti sani, sono invece nati con una malformazione del cranio e del cervello, che porta entrambi a svilupparsi con dimensioni inferiori alla media. Nonostante tutto, la maggior parte di questi bimbi con la testa piccola non presenta alcun ritardo mentale, sebbene una minoranza debba far fronte a gravi disturbi neurologici o addirittura alla morte.

Gli scienziati, d’altra parte, non hanno ancora raggiunto una posizione unanime in merito alle origini della malattia: se la zika è presente anche in molte aree tropicali e subtropicali dell’America Latina e del Pacifico, perché il picco di microcefalia si registra solo in Brasile? Forse, perché, il clima, la povertà e altri fattori creano nel nord del Paese, dov’è stato situato il focolaio, condizioni ideali per un’ epidemia che altrove non ha raggiunto dimensioni analoghe.

«Se è possibile, dovreste cercare di evitare la gravidanza», ha detto pubblicamente alle connazionali che vivono nelle aree interessate Claudio Maierovitch, funzionario del ministero della Sanità di Brasilia, inviato ad affrontare la crisi. Gli esperti non escludono infatti che nei prossimi mesi i casi possano aumentare e la prospettiva semina preoccupazione anche in vista delle prossime Olimpiadi”.