Usa, ha un’erezione per mesi: fa causa all’ospedale

Un affresco raffigurante Priapo

NEW HAVEN (CONNECTICUT, STATI UNITI) – Un autista di autobus ha fatto causa a un ospedale del Connecticut, sostenendo che il personale che lo ha accolto non è riuscito a curare tempestivamente e correttamente la sua erezione dolorosa e si sarebbe attardato a guardare una partita di baseball in televisione mentre lui attendeva le cure.

Daren Scott di Brockton, Massachusetts, ha chiesto 2 milioni di dollari come risarcimento danni in una causa federale contro lo Yale-New Haven Hospital. La causa del malore, dice Scott, gli era stata diagnosticata prima dell’incidente come recidiva di priapismo, una erezione dolorosa persistente non correlata alla stimolazione sessuale.

Scott stava guidando da Boston a New York il 17 aprile 2009, quando ha subito un erezione persistente e invalidante. Dopo aver fatto scendere i passeggeri dal bus, si è recato per un consulto medico in una struttura di emergenza sanitaria affiliata con l’ospedale, ma gli è stato detto di spostare il suo autobus perché parcheggiato in divieto di sosta.

In attesa di essere soccorso, Scott dice di aver notato che il personale della struttura, compresi i medici di turno, stavano guardando una partita in TV. A quel punto il dolore dell’uomo è peggiorato e lo ha subito fatto presente ad una delle infermiere di turno. Ma nonostante la sua richiesta di aiuto, il personale, compresi i medici, hanno continuato a guardare la partita di baseball e ad ignorare le condizioni del paziente.

Dopo un’ora di attesa Scott è stato portato in una stanza per essere visitato. Il medico che lo ha visitato si sarebbe rifiutato di somministrargli il farmaco corretto, e non si sarebbe nemmeno preso la briga di chiamare un urologo. Il paziente dice che è stato successivamente portato in ospedale e costretto ad aspettare altre quattro ore prima di essere sottoposto ad adeguato trattamento. Secondo l’uomo l’operazione non ha avuto successo e lo ha condannato a forti dolori diversi mesi.

L’ospedale la scorsa settimana ha depositato documenti legali che negano le accuse, sostenendo che Scott è stato negligente nel non richiedere un trattamento immediato e “omettendo di seguire ragionevoli consigli medici per quanto riguarda la sua cura e trattamento”.

 

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