Esselunga contro la Coop a Livorno: “Non ci fanno aprire supermercati”

Ancora tensioni tra la Esselunga e la Coop. Stavolta il terreno di battaglia è Livorno ma le accuse, rivolte dalla catena di supermercati dell’imprenditore Bernardo Caprotti alla cooperativa è sostanzialmente la stessa di aprile di quest’anno, quando Caprotti accusò la Coop di Modena di fare cartello insieme al Comune per impedire l’apertura di un punto vendita Esselunga nella città.

Secondo l’imprenditore una situazione simile si starebbe verifcando in Toscana, così Caprotti ha deciso di comprare una pagina pubblicitaria su tutti i quotidiani nazionali per denunciare con uno slogan “concorrenza e libertà”, quella che ritiene un’ingiustizia.

“Esselunga non vuole attaccare nessuno – spiega il manager in una nota – siamo noi ad essere sotto attacco”. Quindi Caprotti snocciola le tabelle e spiega che a Modena i supermercati della Lega Coop hanno l’88% dei metri quadrati totali per la vendita contro il circa 3% di Esselunga. A Livorno, invece,  Lega Coop è al 72% e Esselunga a 0.

A Modena lo scontro risale al 2000. Caprotti comprò un capannone e, a suo giudizio, Coop e Comune hanno fatto blocco contro l’apertura. A Livorno, invece, Esselunga non riuscirebbe a trovare neppure lo spazio nonostante le sue offerte, sostiene il manager, siano migliori di quelle della concorrenza. Nella città toscana lo scontro va avanti dal 2008 quando l’ad di Unicoop Tirreno disse: “A Livorno non lasceremo un solo metro alla concorrenza”. Posizione ribadita un anno dopo da Marco Lami, presidente del gruppo.

Risultato: il terreno di Livorno l’ha preso la Coop ma Caprotti non ci sta e accusa: “Esselunga aveva offerto 40 milioni contro i 30 di Coop”. La battaglia, insomma, sembra ancora lontana dalla conclusione.

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