Etan Patz: assassino chiuse il corpo in una cella frigo

NEW YORK – Pedro Hernandez, l'uomo accusato di omicidio di secondo grado per aver confessato di aver ucciso Etan Patz, il bambino scomparso a New York 33 anni fa, ha messo il corpo del piccolo in una cella frigorifera nello scantinato del negozio dove lavorava nel 1979, prima di gettarlo in un sacco della spazzatura in mezzo ad altri rifiuti.

E' quanto riporta il New York Post citando una fonte vicina alla vicenda. Non e' chiaro per quanto tempo il cadavere di Etan sia stato nel frigorifero, ma secondo quanto riferito sembra che rimase li' sin quando Hernandez si senti' piu' tranquillo ed usci' di nascosto nella notte con il sacco della spazzatura in spalla.

Il macabro dettaglio sarebbe venuto alla luce durante la confessione di oltre tre ore dell'uomo, che all'epoca dell' omicidio aveva 19 anni. Nel frattempo gli inquirenti stanno verificando che la descrizione del seminterrato fatta da Hernandez corrisponda alle planimetrie architettoniche per assicurarsi che stia dicendo la verita'.

I resti del corpo del bambino, sparito in mezzo ai rifiuti, potrebbero essere finiti alla discarica – ormai in disuso – di Fresh Kills, a Staten Island, oppure a quella di Fountain Avenue, a Brooklyn. O ancora nell'inceneritore Gansevoort sulla Dodicesima Strada, a Manhattan.

La polizia di New York – riporta il Post – ora ha intenzione di setacciare i registri di discariche e inceneritori prima di decidere se avviare o meno una ricerca sui resti di Etan.

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