LOS ANGELES – La California fa marcia indietro sulla legge per la morte con dignità. La corte d’appello di Riverside ha fatto tornare in vigore la possibilità di eutanasia per i malati terminali [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] a cui siano stati diagnosticati sei mesi di vita o meno.
La legge, spiega la Cbs, prevede per i malati terminali adulti la possibilità di ottenere dal proprio medico la prescrizione necessaria per i farmaci per il suicidio assistito. Lo scorso mese la legge era stata dichiarata incostituzionale dal giudice Daniel Ottolia.
Plaudono alla nuova decisione le associazioni che combattono per la libertà di scelta per i malati terminali. “Si tratta di una grande vittoria per molti malati terminali in California”, ha sottolineato Kevin Díaz, direttore nazionale della associazione Compassion & Choices. “Sappiamo, però, che abbiamo ancora molto da combattere”.
Anche il procuratore generale della California Xavier Becerra, che ha guidato l’appello contro la sentenza di Ottolio, ha elogiato la decisione: “Questa sentenza concede un po’ di sollievo ai pazienti californiani, alle loro famiglie e ai medici che si sono trovati in difficoltà di fronte a decisioni sulla salute dei loro assistiti. Questa decisione è un importante passo per proteggere e difendere la legge sulla scelta per il fine vita in tutto lo Stato”.
Critiche dal Patients Rights Action Fund, contrario alla possibilità di eutanasia. Per il direttore esecutivo del gruppo, Matt Valliere, “le persone in California, soprattutto quelle più vulnerabili, hanno bisogno di protezione e supporto, non del suicidio assistito”.