Everest più alto di 86 centimetri. Nepal e Cina concordano dopo anni di attriti sul tetto del mondo

Everest più alto, è ‘cresciuto’ di quasi un metro e da oggi, ufficialmente, misura 8.848,86 metri sul livello del mare.

La nuova misurazione aggiunge 86 centimetri alla misura finora universalmente accettata, che risaliva al 1954, un anno dopo la prima conquista alpinistica della montagna. Ad annunciarlo congiuntamente Nepal e Cina, i due Paesi che si dividono la montagna e il cui confine passa proprio per la vetta.

Everest più alto di 86 cm: aggiornata la misura del ’54

Un annuncio ufficiale e ‘concordato’, dopo diversi anni di dissidi fra i due Paesi. Con Pechino che intendeva fermare la misura dell’altitudine alla sommità rocciosa.

E Kathmandu che invece insisteva che andasse inclusa anche la calotta di ghiaccio che ricopre la vetta, come si era sempre fatto.

Sia quando al tempo delle misurazioni frutto di complicati calcoli trigonometrici, che dopo l’avvento dei satelliti, all’epoca della prima misurazione Gps dell’Everest nel 1999.

La disputa Pechino-Katmandu sulla montagna contesa

Pechino nel 2005 aveva quindi ‘decretato’ che andassero sottratti quasi 4 metri di ghiaccio, riducendo l’altezza dell’Everest a 8.844,43 metri.

Nella primavera del 2019, ricorda il National Geographic, una spedizione nepalese tentò di aggiornare le misure. C’era il sospetto che il terremoto di magnitudo 7.8 che nel 2015 devastò il Paese himalayano e uccise oltre 8.000 persone, avesse modificato l’altezza del Tetto del Mondo.

I geologi, inoltre, stimano che il perdurante movimento tettonico stia innalzando il punto più alto della superficie terrestre di almeno mezzo centimetro l’anno. Un movimento che ‘solo’ 50 milioni di anni fa diede inizio al sollevamento dell’Himalaya

La spedizione nepalese rimase in loco per settimane. Il 22 maggio 2019, alle 3 del mattino, a decine di gradi sotto lo zero, prima dell’arrivo delle spedizioni alpinistiche, trasportò in vetta un teodolite laser di alta precisione ed eseguì una misurazione.

Tenendo anche conto, con un’attrezzatura radar in grado di penetrare la neve e il ghiaccio, dello spessore della calotta. Ma l’iniziativa ricevette l’immancabile stop da Pechino, che voleva comunque dire la sua.

E così si arrivò all’ottobre dello scorso anno, quando in occasione della visita del presidente cinese, Xi Jinping, a Kathmandu, i due Paesi concordarono di rimisurare il tutto insieme.

Utilizzato anche il sistema cinese concorrente del Gps

E di diffondere una misura accurata che soddisfacesse entrambi, utilizzando i due sistemi satellitari concorrenti. Attraverso l’uso di un teodolite di alta precisione sul quale puntare raggi laser da sei punti.

E solo dopo il lavoro di una spedizione cinese che sul posto la scorsa primavera si è avvalsa del sistema di navigazione satellitare BeiDou, rivale cinese del Gps.

Il picco deve il suo nome al geografo britannico di epoca coloniale George Everest. Ma in Tibet lo chiamano Chomolungmu (Madre dell’Universo) e Sagamartha (Dio del Cielo in sanscrito) in Nepal.

Lo identificò, con stime trigonometriche, come punto più alto della Terra nel 1856 il matematico indiano Radhanath Sickdhar. La vetta è di ben 237 metri più alta di quella del K2.

14 le cime in tutto il mondo sopra gli ottomila metri. Tutte nella catena dell’Himalaya-Karakorum. (fonte Ansa)

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