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ROMA – “Mi occupavo di ripulire Facebook dall’orrore, ora soffro di disturbo post-traumatico”, questa è la confessione di Chris Gray, ex moderatore Facebook.
L’ex moderatore ha raccontato al Guardian di aver visto di tutto: omicidi, scene di violenza, filmati porno, sevizie ai danni di bambini e animali e torture.
Circa mille ticket di assistenza a cui rispondere ogni notte e ora Chris Gray racconta di soffrire di disturbo post traumatico. Per questo l’ex moderatore ha scelto di citare in giudizio la società. “Ci ho messo un anno – ha raccontato – per capire quanto questo lavoro mi abbia segnato”.
Al Guardian, Gray ha detto: “Ora non dormo bene, accendo stupide discussioni, ho difficoltà a concentrarmi”.
Da par sua, tramite un portavoce, Facebook ha dichiarato: “Siamo impegnati a fornire supporto a coloro che esaminano i contenuti di Facebook poiché riconosciamo che a volte la revisione può essere difficile. Tutti i moderatori di Facebook seguono un programma di formazione approfondito per più settimane sugli standard della nostra comunità e hanno accesso a supporto psicologico per garantire il loro benessere. Ciò include supporto in loco 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con professionisti qualificati e assistenza sanitaria privata dal primo giorno di lavoro. Ci stiamo anche impiegando con soluzioni tecniche per limitare il più possibile l’esposizione a materiale grafico. È una questione importante”.