Influenza suina, caso sospetto a Salerno. Si tratta di una antropologa tedesca che soggiornava nel convento-albergo San Michele in via Duomo. Quando si è sentita male, è stata portata al San Leonardo, dove era pronta una sala sterile per sistemarla, ma i sanitari ne hanno deciso il trasferimento al Cotugno di Napoli, specializzato in malattie infettive.
Si tratta comunque, secondo i medici, di un allarme “ridotto”. La studiosa, di 63 anni, doveva partecipare a un congresso a Salerno. Per lei saranno mantenute misure di isolamento fino a quando gli esami non saranno completati.
Intanto, le autorità sanitarie tedesche hanno confermato il primo caso di febbre suina a Regensburg, in Baviera. Tre persone che accusavano sintomi sospetti sono state sottoposte a test, tra cui una coppia appena rientrata dal Messico, e per una di esse il risultato è negativo. Anche due francesi sono stati ricoverati per aver sviluppato i sintomi al ritorno da un viaggio in Messico. Lo ha reso noto l’ente sanitario nazionale definendo i due casi come “probabile” contagio della malattia che sta causando allarme in tutto il mondo.
Sono così 20 i casi sospetti in tutto in Francia. Sono sette le morti accertate causate dal virus dell’influenza suina in Messico. Le autorità locali hanno rivisto drasticamente il bilancio delle vittime del virus che fino a poco prima era stato fissato a 20. È invece aumentato il numero delle morti “probabilmente” causate dall’influenza: il ministro della Sanità Jose Angel Cordova ha stimato un nuovo bilancio di 159 decessi, sette in più rispetto alla valutazione fatta in precedenza. In totale 1.311 persone sono in ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia. Cordova ha detto che sono stati gli ulteriori, più approfonditi test condotti sulle vittime a spingere a rivedere il bilancio.
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