Filippine 1996, Clinton stava per essere ucciso da Bin Laden

Cinque anni prima dell’attentato alle Torri gemelle, Osama Bin Laden voleva già colpire l’America. Era il 1996 e nel mirino della mente di al Qaeda c’era il presidente Bill Clinton che sarebbe dovuto saltare in aria al suo passaggio su un ponte di Manila, durante una visita nelle Filippine.

A rivelare il piano sventato dagli 007 statunitensi è proprio una fonte interna ai servizi segreti al professore di diritto Ken Gormley, che ha raccolto le informazioni ricevute in un libro dal titolo “The Death of American Virtue: Clinton vs Starr”.

Gormley sostiene che l’indiscrezione gli sia stata passata dall’ex capo dei servizi segreti Usa, Louis Merletti, che riuscì ad intercettare un messaggio in codice dei terroristi così da dirottare il corteo presidenziale verso un altro percorso.

In realtà di un possibile attacco a Clinton aveva già parlato Khalid Mohammed, ideatore del disastro al World Trade Center del 2001, che visse nele Filippine proprio negli anni della visita del presidente americano. A detta sua, però, il sistema di sicurezza e d’intelligence bloccò qualsiasi piano.

«L’attentato sventato non è mai stato reso pubblico», ha spiegato Gormley, «ed è rimasto top secret per tutti, tranne che per alcuni selezionati membri dei servizi di sicurezza».

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