Filippine. 38 morti per tifone Rammasun nonostante fuga di massa

Il tifone Rammasun a Manila
Il tifone Rammasun a Manila

FILIPPINE, MANILA – Il tifone Rammasun, il primo della stagione abbattutosi sull’arcipelago delle Filippine, ha messo in ginocchio il Paese uccidendo 38 persone nonostante centinaia di migliaia di filippini siano stati costretti ad abbandonare le proprie case ed abbiano passato la notte nei centri di evacuazione. Lo indica l’ultimo bilancio delle vittime fornito dalle autorità di Manila

In previsione dell’arrivo del tifone, con raffiche stimate di vento che soffiano fino ai 185 km orari, le autorità di Manila avevano fermato tutte le attività cittadine e, nell’ambito di un’operazione battezzata “zero vittime”, avevano evacuato 400.000 persone prima dell’arrivo di “Dio del tuono”, questo il termine thailandese per indicare la settima tempesta che ha colpito le Filippine dall’inizio del 2014.

“Dobbiamo comprendere perchè molti concittadini si rifiutano di eseguire le raccomandazioni di evacuazione”, ha dichiarato alla stampa il responsabile dell’agenzia governativa per la gestione delle catastrofi, Alexander Pama, fornendo l’ultimo bilancio delle vittime. La maggior parte delle vittime è stata provocata dalla caduta di alberi e pali elettrici.

A Manila, la capitale, i venti hanno abbattuto alberi e pali elettrici, e hanno strappato i tetti di diversi edifici. Le scuole e gli uffici governativi sono rimasti chiusi, mentre centinaia di persone sono fuggite da baraccopoli sulle coste della baia di Manila. L’anno scorso il tifone Haiyan devastò una parte del Paese, provocando almeno 6.300 morti e oltre mille dispersi.

Gestione cookie