FUKUSHIMA – Fukushima, di nuovo panico due anni dopo. Un corto circuito verificatosi lunedì notte ha causato un calo di tensione e lo spegnimento di una parte dei sistemi di raffreddamento dei reattori. Solo che questa volta non c’è stato nessuno tsunami a scatenare il black out: la colpa è di un topo di 15 centimetri che si è infilato in una centralina e ha rosicchiato i cavi.
Il roditore avrebbe fatto da conduttore, congiungendo due connessioni elettriche e causando il corto-circuito. La corrente è saltata in una parte degli impianti e i dispositivi di raffreddamento delle piscine dei reattori 1, 3 e 4 si sono spenti.
Una foto del topo semi carbonizzato è stata mostrata ai cronisti. La Tepco, Tokyo electric Power, ha assicurato che la temperatura delle piscine di raffreddamento dei noccioli nucleari non si è nemmeno avvicinata ai livelli di pericolo, ci sarebbero voluti giorni. Ma l’incidente, seppur banale, ha comunque rivelato l’assoluta precarietà della centrale ancora danneggiata, due anni dopo lo tsunami.