Gay pride a San Pietroburgo: la polizia disperde il corteo. 14 fermati

ROMA – Nel giorno in cui New York festeggia il sì alle nozze gay e nelle strade di Berlino e Parigi sfilano i colorati cortei del Gay Pride, la polizia di San Pietroburgo ha disperso un analogo tentativo ed ha fermato 14 attivisti dei diritti omosessuali, tra questi il leader della comunità gay russa Nikolai Alexeiev, che hanno cercato di tenere il corteo non autorizzato, oltre ad un'altra persona sospettata di voler fare una contromanifestazione.

A San Pietroburgo, riferiscono infatti diversi media, la polizia ha arrestato i 14 attivisti in due distretti centrali della città. Tentativi di tenere manifestazioni come il Gay Pride sfociano quasi sempre nella violenza in Russia. Le autorità rifiutano infatti agli attivisti il loro diritto costituzionale di riunirsi, specialmente a Mosca, motivandolo col fatto che le altre persone lo trovano offensivo.

''Ho visto molte cose in sei anni di organizzazioni di tali eventi a Mosca, ma non ho mai visto un cinismo simile a San Pietroburgo'', ha detto Nikolai Alexeiev.

Quello organizzato oggi a San Pietroburgo doveva essere il ''Gay Pride'' slavo: per l'occasione infatti, oltre agli omosessuali russi, c'erano anche quelli ucraini e di altri paesi.

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