Gaza, liberi i tre carabinieri italiani rifugiatisi nella sede Onu. Sono tornati in Israele

Gaza, liberi i tre carabinieri italiani rifugiatisi nella sede Onu. Sono tornati in Israele
Gaza, liberi i tre carabinieri italiani rifugiatisi nella sede Onu. Sono tornati in Israele

ROMA – Sono fuori da Gaza i tre carabinieri italiani bloccati da lunedì in una sede dell’Onu. Sono usciti poco dopo le 14 di mercoledì 16 gennaio, passando dal valico di Erez con Israele. La situazione si è sbloccata dopo che ieri notte,  il console a Gerusalemme Fabio Sokolowicz, a seguito di ore di spiegazioni e mediazioni con il ministero degli Interni di Hamas a Gaza, è riuscito a chiarire che i tre sono effettivamente militari italiani coperti da immunità diplomatica.

Hamas ha così tolto l’assedio e i carabinieri, in forza al Consolato generale italiano di Gerusalemme, si sono diretti verso il valico dopo aver lasciato il compound dell’Onu, nel centro di Gaza. Lì si erano rifugiati a seguito dell’incidente con le forze di sicurezza della Striscia che avevano messo sotto stretto controllo il luogo.

I tre – secondo le informazioni – mentre erano a Gaza, a bordo di un veicolo armati, “si erano rifiutati di fermarsi ad un posto di blocco di Hamas, trovando poi rifugio nella sede dell’Onu”. Già la notte scorsa, tuttavia, notizie di stampa riportavano che la vicenda si era sbloccata e che era stata accertata l’identità degli italiani scambiati in un primo momento per elementi di un’unità speciale israeliana.

Mercoledì mattina il ministero dell’interno di Hamas ha comunicato ufficialmente che “le indagini hanno permesso di accertare l’identità dei tre italiani e la sicurezza delle procedure del loro ingresso a Gaza”. Il ministero ha poi sottolineato “l’efficace cooperazione” con l’inviato Onu Nikolai Mladenov, dell’Unesco a Gaza, del Consolato generale italiano e dell’ambasciatore del Qatar Mohammed Al Emadi. 

 

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