Tensione a Gaza, carri armati israeliani entrano e sparano dopo lo scontro di Khan Yunis

Dopo lo scontro a fuoco di Khan Yunis, cinque carri armati e due bulldozer blindati israeliani sono entrati nella Striscia di Gaza. Da quando Israele ha messo fine alla sua offensiva 14 mesi fa si tratta del peggiore scontro sul confine, territorio tuttora sotto embargo israeliano.

Secondo alcuni testimoni palestinesi sparano e si dirigono verso l’area in cui è scoppiata la bomba rivendicata dal gruppo armato legato ad Hamas.

L’arrivo via terra di altri uomini israeliani è un segno di risposta allo scontro pomeridiano di Khan Yunis. Una pattuglia israeliana aveva sconfinato in territorio palestinese ed era stata colpita da una bomba e nel successivo scontro a fuoco due soldati di Tel Aviv e due palestinesi, probabilmente miliziani delle Brigate Izzedine al-Qassam erano rimasti uccisi nell’esplosione in cui sono rimaste ferite almeno cinque persone, tra cui un bimbo di 10 anni.

Subito dopo il fuoco incrociato e la morte dei due militari Israele aveva confermato con stizza la perdita dei suoi uomini attaccando ancora i palestinesi: «Oggi un ufficiale delle forze di sicurezza e un soldato sono stati uccisi, uno è rimasto moderatamente ferito e un altro lievemente ferito in uno scontro a fuoco con terroristi che stavano collocando esplosivi lungo la barriera di sicurezza lungo il confine sud della Striscia di Gaza», ha spiegato all’agenzia di stampa ‘Dpa’ una portavoce dell’esercito israeliano.

La portavoce ha quindi precisato che Israele «non tollera» attacchi dalla Striscia di Gaza, controllata dal movimento di resistenza islamico Hamas, contro i suoi cittadini. «Le forze di sicurezza israeliane ritengono che Hamas abbia l’unica responsabilità per il mantenimento della pace e della calma nella Striscia di Gaza», ha aggiunto la portavoce.

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