Genitori con la mascherina al ristorante per proteggere il figlio malato di fibrosi cistica: il proprietario, No-Vax, li caccia

Una coppia di genitori è stata cacciata dal proprietario del ristorante, un No-Vax, per aver indossato la mascherina mentre era in attesa che il cibo arrivasse. Natalie Wester e suo marito Jose Lopez-Guerrero si trovavano a cena con degli amici in un locale di Rowlett, in Texas, e, per proteggere il loro bambino di 4 mesi che ha la fibrosi cistica, avevano indossato la mascherina. Il proprietario del ristorante però si è avvicinato al tavolo e urlando li ha cacciati: “Ho speso soldi, messo sangue, sudore e lacrime per la mia attività, non voglio maschere qui”.

Indossano la mascherina al ristorante per proteggere il figlio, cacciati dal proprietario

Come riportano i media, la coppia si era concessa una cena fuori con degli amici, mentre il loro bambino era a casa con la nonna. Quando escono però, vista la malattia del figlio, prendono tutte le precauzioni necessarie per evitare il contagio, pur essendo entrambi vaccinati. “La fibrosi cistica è una malattia genetica molto pericolosa, se mio figlio dovesse contrarre il Covid verrebbe ricoverato in ospedale. Per questo, mettiamo sempre il dispositivo di protezione”, ha aggiunto Natalie Wester.

Quando il ristoratore si è accorto che lei e il marito indossavano le mascherine, ha mandato una cameriera al loro tavolo, la quale avrebbe detto detto: “Il nostro capo non crede nella mascherina, è stanco di sentirsi dire cosa fare dalla politica. Quindi dovete toglierla”. La donna ha provato a spiegare la situazione ma a quel punto è sopraggiunto il proprietario e li ha invitati a lasciare il locale.

L’appello della madre su Facebook

“Il modo in cui il ristoratore gestisce i suoi affari non è professionale – ha scritto Natali su Facebook per cercare di incoraggiare il proprietario del locale a rivalutare le sue politiche -. Non è possibile uscire e avere a che fare con persone del genere, anti-mascherina, che fanno del Covid un problema politico e non scientifico”, ha concluso, specificando che però non vuole intraprendere azioni legali.

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