Georgia: due morti per abbattere il monumento sovietico

Esplosione del monumento ai caduti Urss

Due persone, una donna e una sua figlia di 8 anni, sono morte in seguito all’esplosione causata per demolire il gigantesco Memoriale ai caduti georgiani della Seconda Guerra Mondiale a Kutaisi, seconda città della Georgia. Altre due persone, anch’esse tra gli spettatori dell’evento, sono rimaste ferite. Lo riferiscono le agenzie.

Secondo i primi accertamenti  sono state violate le norme di sicurezza, causando così la tragedia. Le autorità locali hanno cominciato la demolizione del monumento alcuni giorni fa per costruire il nuovo parlamento, che il presidente Mikhail Saakashvili vuole trasferire da Tbilisi a Kutaisi nella convinzione di rafforzare lo sviluppo della parte occidentale del Paese.

L’autore del memoriale, lo scultore Merab Berzenishvili, ha detto che la demolizione è un insulto alla memoria di migliaia di soldati georgiani morti combattendo per l’Urss contro il nazismo. Anche Mosca ha protestato nei giorni scorsi contro tale decisione, sostenendo che si tratta di «un atto di chiaro cinismo nei confronti dei veterani». Le autorità georgiane si sono impegnate a erigere un nuovo memoriale spiegando che quello vecchio era già parzialmente distrutto e non restaurabile.

«Terrorismo di Stato»: così il ministero degli esteri russo ha definito oggi la demolizione del il gigantesco Memoriale ai caduti georgiani della Seconda Guerra Mondiale a Kutaisi, seconda città della Georgia. Lo riferisce l’agenzia Interfax. «Il memoriale ai soldati della grande guerra patriottica – ha commentato il ministero degli esteri russo in un comunicato – è stato fatto barbaramente saltare in aria. Le autorità hanno compiuto un atto di vandalismo di Stato, che insulta la sensibilità di ogni persona civile».

«Le autorità georgiane hanno ignorato le pubbliche proteste del paese e il risentimento dei veterani di guerra georgianì, prosegue la nota. «Inoltre esse hanno sfidato l’intera comunità mondiale, che in una risoluzione adottata dall’Onu un giorno prima aveva espresso la sua preoccupazione per la prosecuzione dei tentativi di profanare o demolire i monumenti eretti in ricordo di quelli che combatterono il nazismo durante la seconda guerra mondiale», si legge ancora nel comunicato. «La profanazione odierna a Kutaisi – conclude il ministero degli esteri russo- è un altro atto vergognoso degli attuali leader di Tbilisi nel loro maniacale desiderio di cancellare la storia dalla memoria del loro stesso popolo».

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