Gerusalemme, i tifosi del Betar scatenano la “caccia all’arabo”

Pubblicato il 23 Marzo 2012 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA

GERUSALEMME – Centinaia di tifosi della squadra di calcio Betar Gerusalemme – identificata con la destra nazionalista – hanno dato vita lunedi', al termine di una partita, ad una 'caccia all'arabo' in un centro commerciale di Gerusalemme.

Il grave episodio di teppismo viene denunciato solo oggi dal quotidiano Haaretz, secondo cui una decina di dipendenti arabi del centro commerciale Malha sono stati malmenati e trattenuti in balia dei facinorosi per 40 minuti, prima che reparti di polizia riuscissero a riportare l'ordine.

Il giornale precisa che nessuno degli aggrediti ha sporto denuncia e aggiunge che malgrado le violenze siano state riprese dalle telecamere dell'edificio nessun arresto e' stato compiuto.

I tifosi 'ultras' del Betar Gerusalemme si sono gia' messi in mostra in passato con grida razziste e xenofobe lanciate in direzione di giocatori arabi o di colore. Un fenomeno che malgrado ripetute punizioni non e' stato ancora sradicato.

In un commento Haaretz sostiene che il Betar Gerusalemme rappresenta ''una vergogna''. A suo parere non e' sufficiente che i responsabili dello stadio di casa ''trasmettano musica a tutto volume'' per coprire gli slogan anti-arabi dei tifosi.

Secondo questo analista non e' casuale che nei suoi 76 anni di storia il Betar Gerusalemme ''non abbia mai ingaggiato alcun calciatore che fosse musulmano o cristiano'', malgrado fra di essi si siano messi in luce atleti di primo piano.