A Gerusalemme il patriarca Ireneos I sale sul tetto per gridare la sua protesta. E’ il centoquarantesimo successore dell’Apostolo Giacomo, ex patriarca greco ortodosso destituito nel 2005.
Nonostante siano passati anni si sente ancora all’altezza di quella carica e dalla città Santa ha fatto sapere: «Chiedo ogni giorno a Dio di rivelare la verità. Qui a Gerusalemme non c’è un patriarca: sono io il patriarca! Mi hanno rinchiuso qui dentro da tre anni. Non mi permettono d’uscire e non permettono a nessuno di farmi visita. Hanno paura di voi, della mia gente. Perché io sono amato e vi amo tutti».
Si sente «prigioniero della mia chiesa» e non accetta la decisione del sinodo greco ortodosso che al suo posto ha voluto Teofilo III. Allora dietro tale scelta ci furono dei sospetti su alcune speculazioni edilizie.
Spiega Francesco Battistini del Corriere della Sera che secondo la Fratellanza del Santo Sepolcro, il sinodo che elegge il patriarca, Ireneos avrebbe firmato di sua iniziativa diversi accordi col rabbinato ebraico, finendo per cedere agl’israeliani alcune importanti proprietà della Chiesa greca.
Eppure Ireneos I continua a negare tutto.