ROMA – Un antico papiro in cui Gesù parla di Maria Maddalena, riferendosi a lei come moglie e discepola, è stato scoperto nel 2012, ma ad oggi gli esperti ancora non sono convinti della sua autenticità. I dubbi sul papiro, che riprenderebbe il vangelo apocrifo di Tommaso, iniziano dalla sua provenienza incerta, un anonimo lo avrebbe donato insieme ad altri manufatti, anche se la datazione al carbonio ne ha confermato l’antichità.
Tutto inizia nel 2012, quando un anonimo porta alla professoressa di Harvard, Karen King, alcuni papiri. La docente li porta all’attenzione degli accademici e del pubblico, sollevando da subito i dubbi di chi si è detto scettico sull’autenticità del documento, soprattutto perché giunti da forma anonima alla King.
Il frammento in cui si parla di Gesù e della moglie somiglia molto al Vangelo secondo Tommaso, apparso online e apparentemente replicato nel papiro, tanto da riprodurre anche lo stesso errore. La somiglianza ha fatto nascere il sospetto che si trattasse di un falso, spiega la Cnn, ma la datazine al carbonio ha sottolineato l’antichità del papiro. E la riproduzione, con tanto di errori replicati, è un fenomeno comune: i vangeli secondo Matteo e Luca, riconosciuti dalla Chiesa nel Nuovo Testamento, presentano i vocaboli e le alterazioni del Vangelo secondo Marco.
Nonostante la datazione parli di inchiostro e papiro antichi, gli esperti ricordano che i falsificatori sono sempre un passo avanti alla scienza e potrebbero aver trovato il modo di rendere “autentici” i propri falsi. Autentico e no dunque? Stabilirlo con esattezza è impossibile, ma gli esperti tendono più al no. Il motivo è che tra i papiri arrivati alla King insieme a quello in esame, ve n’è uno riprodotto dal Vangelo secondo Giovanni che è evidentemente un falso. Circostanza che lascia pensare come anche questo papiro, che parla di Gesù e sua moglie, abbia poche possibilità di essere originale.
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