ROMA – Muammar Gheddafi non era ferito da colpi di arma da fuoco quando è stato caricato su un'ambulanza a Sirte, la sua citta' natale dove era stato scovato dagli insorti che lo avevano picchiato duramente. Lo riferiscono telefonicamente all'ANSA due dei combattenti che facevano parte del team di cinque ribelli di Misurata che ha individuato il Rais a Sirte 2, il quartiere della citta' teatro della sanguinosa battaglia che il Colonnello cercava di lasciare a bordo di un convoglio.
Dopo aver scovato Gheddafi, ''sul posto nell'arco di circa venti minute sono arrivate decine di ribelli, e anche molti curiosi che volevano vedere il Rais''. La situazione si è surriscaldata presto: ''Finita la sparatoria, quando hanno preso Gheddafi, c'era chi voleva sparargli sul posto, chi consegnarlo alle autorita'. Lui e' stato picchiato duramente, quasi linciato''.
''Nessuno pero' gli ha sparato, quando è salito sull'ambulanza per lasciare Sirte 2 non era stato ferito da nessun colpo di arma da fuoco'', aggiungono le fonti. Cosa sia successo dopo i due testimoni non lo sanno: ''Dicono che abbia cambiato diversi mezzi, almeno tre, prima di arrivare a destinazione oramai morto''.
Secondo la versione ufficiale, Gheddafi è stato colpito al torace e alla testa durante la sparatoria a Sirte, poi è morto nel trasporto in ospedale. Sulla vicenda il Consiglio nazionale transitorio libico, Cnt, ha aperto un'inchiesta sollecitata dall'Onu.