Ghislaine Maxwell colpevole di reati sessuali su minori, la sentenza. “Era il braccio destro di Epstein”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2021 - 09:01 OLTRE 6 MESI FA
Ghislaine Maxwell colpevole di reati sessuali su minori, la sentenza. "Era il braccio destro di Epstein"

Ghislaine Maxwell colpevole di reati sessuali su minori, la sentenza. “Era il braccio destro di Epstein” (Foto Ansa)

Ghislaine Maxwell è colpevole: per anni avrebbe insieme a Jeffrey Epstein per reclutare e abusare sessualmente di minorenni.

Dopo quasi 40 ore di camera di consiglio la giuria chiamata a decidere il destino dell’ex socialité britannica ha raggiunto il verdetto. E ora Maxwell rischia di trascorrere decenni dietro le sbarre.

Ghislaine Maxwell riconosciuta colpevole di reati sessuali su minori

I 12 giurati hanno riconosciuto l’ex compagna di Epstein (finanziere milionario morto suicida in carcere dove si trovava con l’accusa di sfruttamento minorile e pedofilia) colpevole di cinque dei sei capi di accusa mossi nei suoi confronti.

L’unico su cui è stata graziata è quello di aver adescato una minorenne, che ha testimoniato sotto il falso di ‘Jane’, e di averla fata viaggiare per motivi sessuali.

Alla lettura del verdetto, Maxwell si è dimostrata impassibile: non ha rivelato alcuna emozione, ha continuato a guardare fissa davanti a sé. Poi ha sorseggiato dell’acqua in un bicchiere di plastica.

Ha lasciato l’aula 318 del tribunale di New York rapidamente e senza parlare: si è limitata solo a guardare i suoi fratelli presenti in aula.

“Potete andare”, ha detto il giudice Alison Nathan ai 12 giurati senza però fissare una data per la sentenza.

Booster del vaccino per Ghislaine Maxwell

Prima di abbandonare il tribunale uno dei legali di Maxwell, Bobbi Sternheim, ha chiesto a Nathan se si potevano predisporre le circostanze affinché la sua assistita potesse ricevere la terza dose del vaccino per il Covid. Il giudice ha risposto ferma: nel carcere dove si trova è disponibile.

La soddisfazione della pubblica accusa

Il pubblico ministero non ha invece nascosto la sua soddisfazione per il verdetto. “La strada per ottenere giustizia è stata lunga. Ma oggi giustizia è stata fatta. Voglio ringraziare il coraggio delle ragazze ora donne adulte che hanno deciso di uscire dall’ombra e venire in tribunale. Il loro coraggio e la loro volontà hanno reso questo risultato possibile”, ha commentato il pm del Southern District of New York, Damian Williams.

Il processo a Ghislaine Maxwell si era aperto il 29 novembre e ha visto protagonisti decine di testimoni. La ex compagna di Epsteine era accusata, fra l’altro, di sfruttamento della prostituzione minorile e abusi sessuali perpetrati su minori, reati che sarebbero stati commessi fra il 1994 e il 2004. 

L’accusa: “Ghislaine Maxwell braccio destro di Epstein”

Nel dipingere Maxwell l’accusa non ha mai avuto alcuna esitazione: “E’ stata il braccio destro di Epstein”, “sapeva bene quello che stava facendo”, ha detto il pubblico ministero nella sua arringa finale, descrivendo come chiave nell’organizzazione criminale del finanziare pedofilo la figura della figlia dell’editore britannico Robert Maxwell proprietario del Daily Mirror e morto misteriosamente nel 1991.

La difesa ha cercato invece di far passare la linea dell’inconsapevolezza e di dissociare la donna dalla figura del finanziere.

Con il verdetto Ghislaine accantona ogni speranza e dice definitivamente addio al suo vecchio e sfarzoso stile di vita, che l’ha vista per anni protagonista del jet set internazionale con alcune figure di spicco, dall’ex presidente americano Bill Clinton al principe Andrea.

Avvocati del principe Andrea chiedono lo stop alla causa negli Usa

Proprio il figlio della regina Elisabetta sta cercando di chiudere in via definitiva l’azione civile avviata nei suoi confronti da Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Epstein.

Secondo gli avvocati del principe Andrea, la causa va bloccata perché l’accusatrice ha il domicilio in Australia.

L’azione legale, aggiungono, andrebbe sospesa almeno fino a quando non verrà chiarita la giurisdizione. “Nella sua denuncia Giuffre si dice cittadina dello stato del Colorado. Le prove dimostrano invece che è domiciliata in Australia, dove vive da 19 anni”, si legge nella documentazione depositata in tribunale dei legali del principe Andrea.