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Giappone, l’allarme nucleare si estende ad altre due centrali: “Ma non sarà una nuova Chernobyl”

di Lorenzo Briotti |13 Marzo 2011 19:07

In Giappone l’allarme nucleare si estende ad altre due centrali. Dopo Fukushima, le autorità hanno decretato lo stato d’emergenza in una seconda centrale, quella di Onagawa, nella prefettura di Miyagi. “Le autorità giapponesi – ha scritto in un comunicato l’Agenzia internazionale dell’energia atomica – hanno informato che il primo livello di allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company”. Il governo di Tokyo ha deciso per il più basso livello di allerta per il fatto che la radioattività registrata è superiore ai valori  autorizzati nell’area vicino alla centrale. Il motivo sarebbe solo questo, dato che i tre reattori  sembrerebbero essere sotto controllo.

Nel pomeriggio l’agenzia Kyodo News ha riferito che anche le pompe dell’impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai si sono bloccate. L’impianto è lo stesso dove il 30 settembre 1999 si verificò il precedente incidente nucleare più grave con la morte di 3 dipendenti.

Naoto Kan

Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai che si trova a 120 chilometri a nord di Tokyo, è  poi tornato in funzione secondo quanto riportato dalla Japan Atomic Power che gestisce l’impianto. La Jpa ha precisato per l’esattezza che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo è in funzione. Il reattore si  è spento automaticamente venerdì scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne è seguito.

A proposito della centrale di Fukushima. L’esplosione avvenuta nel reattore numero 1 della centrale di Fukushima è stata classificata al livello 4 della scala internazionale degli eventi radioattivi, che va da 0 a 7. Il premier Naoto Kan rassicura la popolazione dicendo che non ci sarà un’altra Chernobyl. Anche a riguardo delle radiazioni emesse, Kan spiega: “Sono state rilasciate in aria, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura”.

Razionamenti dell’energia elettrica. Come conseguenza di quello che sta accadendo, il governo nipponico fa sapere che da lunedì  razionerà l’erogazione di energia elettrica ed ha chiesto aiuto al governo russo. Dall’isola russa Sakhalin è salpata nel frattempo una nave cisterna russa con 9500 metri cubi di gas liquido. Una seconda consegna di 100mila metri cubi, è prevista  per domani 14 marzo.

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