Giappone. Bonifica dopo Fukushima? Ci vorranno almeno 30 anni

ROMA, 1 NOV – Trent'anni per smantellare e bonificare i quattro reattori dell'impianto nucleare di Fukushima in Giappone, situato a 220 km a nord-est della capitale Tokyo, e colpito durante il terremoto e il seguente tsunami lo scorso 11 marzo. Lo sostiene un rapporto ufficiale della Commissione giapponese per l'energia atomica, secondo quanto scrive oggi il Guardian online.

Nel dossier si spiega che la rimozione dei detriti e del combustibile contenuto negli impianti dovrebbe iniziare a fine 2021 e che ci vorranno complessivamente oltre trent'anni, dopo l'arresto dei reattori a freddo, per completare lo smantellamento. Il rapporto pero' non specifica i costi dell'intero processo.

La Commissione cita il caso di un altro incidente, quello avvenuto a Three Miles Island, la centrale Usa che registro' una importante emissione di cesio radioattivo nel 1979. In quel caso ci vollero dieci anni per mettere in sicurezza l'impianto e bonificare l'area. Ma per l'incidente a Fukushima, secondo la Commissione, ci vorranno tempi piu' lunghi.

La Tepco (Tokyo Electric Power Co), la societa' che gestisce l'impianto aveva confermato all'inizio di agosto insieme al governo nipponico l'obiettivo di raggiungere ''l'arresto a freddo'' dei reattori danneggiati per meta' gennaio 2012, dopo aver ridotto gradualmente la temperatura del combustibile anche con il sistema di raffreddamento stabile. L'incidente di Fukushima e' la peggiore crisi nucleare mondiale da Cernobyl, avvenuta nel 1986.

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