X

Giappone, dalla Corea del Nord arriva una nave con un pescatore morto

di Gianluca Pace |13 Dicembre 2017 19:39

Giappone, dalla Corea del Nord arriva una nave con un pescatore morto

Giappone, dalla Corea del Nord arriva una nave con un pescatore morto

TOKYO – Riemerge in Giappone un’altra nave fantasma nordcoreana su cui a bordo c’era un pescatore morto; pur di avere più cibo gli affamati lavoratori del regime di Kim Jong-Un, sono pronti a correre rischi enormi, scrive il Daily Mail. 
A novembre, sono andate alla deriva sulla costa giapponese decine di imbarcazioni e quest’ultima, lunga 10,7 mt, con i segni dell’alfabeto coreano, è stata scoperta su una spiaggia di Niigata, secondo quanto riportato dalla CNN.
Il corpo ormai senza vita dell’uomo era a bordo della barca, indossava una spilla  con l’immagine Kim Il Sung, e un altro corpo è stato trovato mentre galleggiava al largo.
Il 28 novembre scorso sono state scoperte altre barche, inclusa una contenente i resti ormai scheletrici di otto persone; lo scorso anno, nello stesse mese, furono trovate soltanto 4 imbarcazioni. Gli analisti ritengono che l’aumento sia dovuto alla volontà degli equipaggi di correre rischi maggiori, avventurarsi anche più lontano e in condizioni pericolose pur di procacciare il cibo.
La comunità internazionale ha rafforzato le sanzioni sul Paese a seguito dei vietati ma ripetuti test missilistici di Kim Jong-un.
L’aggravarsi del fenomeno si è verificato quando la Corea del Nord ha venduto i diritti di pesca alla Cina, nel tentativo di aumentare la valuta forte, costringendo i pescatori a inoltrarsi sempre più al largo.
Le autorità giapponesi detengono anche 18 persone trovate su due imbarcazioni, che dichiarano di essere nordcoreane.
Le prime dieci persone, sono sbarcate su una piccola isola disabitata al largo di Hokkaido, su una barca da pesca danneggiata e che probabilmente avevano rubato apparecchi elettronici e altri oggetti da un rifugio temporaneo incustodito.
Gli altri otto sopravvissuti, trasferiti all’autorità del servizio immigrazione, sono riusciti a raggiungere la riva di Akita su una barca ormai logora che si ritiene sia affondata poco dopo il salvataggio.
I funzionari giapponesi hanno detto che i 10 uomini sono indagati per furto, mentre gli altri otto dovrebbero essere rimandati a casa passando per la Cina.
L’ultima volta che un consistente numero di navi è sbarcato in Giappone è stata nel 2015, quando sono arrivate circa una dozzina di barche e su molte a bordo c’erano dei corpi che, secondo alcuni report, potevano appartenere a pescatori disperati, spinti a navigare nelle acque pericolose dalla carenza di cibo, mentre altri ritengono si trattasse di un esodo di profughi norcoreani.
Pyongyang ha sostenuto che nessuno dei suoi pescatori abbia mai cercato di scappare e sottolineato che i decessi sono dovuti a errori di navigazione.

Scelti per te