Giappone, disabile costretto a strisciare sulla scaletta dell'aereo. Equipaggio si rifiuta di aiutarlo Giappone, disabile costretto a strisciare sulla scaletta dell'aereo. Equipaggio si rifiuta di aiutarlo

Giappone, disabile costretto a strisciare sulla scaletta dell’aereo. Equipaggio si rifiuta di aiutarlo

Giappone, disabile costretto a strisciare sulla scaletta dell'aereo. Equipaggio si rifiuta di aiutarlo
Giappone, disabile costretto a strisciare sulla scaletta dell’aereo. Equipaggio si rifiuta di aiutarlo

TOKYO – Disabile costretto a strisciare sulle scalette per salire sull’aereo: la compagnia non ha lo scivolo e nessuno dell’equipaggio è disposto ad aiutarlo. Succede in Giappone. 

L’episodio risale in realtà ad un mese fa, ma è emerso solo adesso, in concomitanza con le scuse della compagnia aerea, la low cost Vanilla Air. 

Hideto Kijima, 44 anni, paralizzato dalla vita in giù, stava tornando a Osaka dalla località turistica di Amami, isoletta a sud del Giappone. Arrivato con tutti gli altri viaggiatori sulla pista, ai piedi dell’aereo, ha scoperto che non era disponibile alcuno scivolo o altro mezzo per l’imbarco di passeggeri disabili.

A quel punto ha chiesto al personale del volo di aiutarlo, ma hostess e steward sono stati irremovibili e gli hanno risposto che le regole di sicurezza della compagnia impedivano a chiunque di sostenerlo sulle scalette. Così Kijima ha dovuto strisciare sulle scalette e salire i 17 gradini con la sola forza delle sue braccia.

Una volta arrivato a destinazione, però, ha raccontato l’accaduto sul suo blog. E adesso la Vanilla Air è stata costretta a scusarsi: “Siamo spiacenti di aver causato un tale disagio”, ha detto il portavoce, garantendo che all’aeroporto è stata imposta la presenza di un mezzo per l’imbarco dei passeggeri disabili.

Allo stesso tempo Kijima, che ha viaggiato in 160 Paesi nel mondo, ha fatto notare che ovunque, anche negli aeroporti in cui mancavano gli equipaggiamenti per i disabili, le persone lo avevano aiutato ad imbarcarsi. “Qualunque sia il motivo che ha spinto l’equipaggio a non aiutarmi, mi ha fatto sentire come se non mi volessero a bordo”.

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