Giappone: incriminato l’attivista antibaleniere

Pubblicato il 2 Aprile 2010 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

La Procura distrettuale di Tokyo ha formalizzato oggi l’incriminazione di Pete Bethune, attivista neozelandese tra i leader dell’associazione ambientalista “Sea Shepherd”, arrestato il mese scorso a Tokyo dopo aver “assaltato” nell’Antartico una nave di scorta alle baleniere nipponiche.

Secondo quanto riferito dai media nipponici, il leader ambientalista dovrà rispondere complessivamente di cinque capi d’accusa, tra cui spiccano l’imbarco illegale per il blitz di metà febbraio sulla Shonan Maru 2, l’ostruzione di attività commerciale per la flotta baleniera e il ferimento di un marinaio nipponico.

L’attivista neozelandese, arrestato al suo arrivo a Tokyo lo scorso 12 marzo dopo essere stato preso in custodia dall’equipaggio della Shonan Maru 2, è stato ripreso – secondo quanto ha sostenuto la guardia costiera giapponese – a lanciare una bottiglia di sostanze chimiche contro la nave nipponica, provocando il ferimento di un marinaio.

Bethune, 44 anni, era salito senza autorizzazione sulla nave giapponese per arrestarne il capitano, chiedendo inoltre un risarcimento milionario per la propria imbarcazione, la nave ipertecnologica Ady Gil, affondata dopo uno scontro in mare con la stessa Shonan Maru 2.