Giappone. Il premier Kan “Soluzione difficile per la crisi nucleare a Fukushima”

FUKUSHIMA – La situazione alla centrale nucleare di Fukushima infatti «è ancora da stabilizzare» ha detto il premier nipponico, Naoto Kan, secondo cui «è difficile dire quando la crisi potrebbe avere una fine». La crisi quindi è ancora lontana dalla soluzione ma se le direttive delle autorità vengono rispettate il pericolo dovrebbe essere scongiurato.

I giapponesi non corrono alcun rischio di essere esposti a tassi pericolosi di radioattività se seguono i consigli del governo ha aggiunto Kan. Eppure livelli di radiazioni oltre i limiti imposti dal governo giapponese sono però filtrati nelle falde acquifere sotto la centrale nucleare di Fukushima, ma gli esperti sostengono che è improbabile che vengano contaminate le forniture di acqua. Almeno, è quanto sostiene Seiki Kawagoe, professore di scienze ambientali all’università di Tohoku, secondo cui le sostanze radioattive non dovrebbero contaminare l’acqua potabile, visto che le radiazioni tendono a dissiparsi velocemente nel terreno così come fanno nell’acqua marina.

Ci sono però due modi in cui lo iodio radioattivo può colpire l’acqua potabile nel caso in cui la concentrazione sia alta abbastanza. Primo se la sostanza filtra nei pozzi dell’area. L’altra paura è che l’acqua contaminata della centrale possa filtrare nelle vie d’acqua sotterranee ed eventualmente nei fiumi da cui viene presa l’acqua potabile.

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